Santanchè contro il Reddito di Cittadinanza: ecco cosa ha detto. E la reazione del M5S…

Proprio lei parla? Lei, che nelle ultime settimane è stata coinvolta in uno dei più grandi scandali degli ultimi anni? Daniela Santanchè ha deciso di parlare del reddito di cittadinanza, la misura voluta e attuata dal M5S per permettere a milioni di famiglie di arrivare a fine mese. Ma leggiamo cosa ha detto Santanchè: “Credo che il reddito di cittadinanza abbia fatto tanto male: hanno dato i soldi a chi era occupabile mentre dobbiamo aiutare i fragili, quelli che hanno bisogno”. Parola della ministra del Turismo Daniela Santanchè. A dieci giorni dal salvataggio in Senato – che ha respinto la sfiducia nei sui confronti per la vicenda Visibilia e la gestione delle società dell’esponente di Fratelli d’Italia, al centro dell’indagine della procura di Milano – la ministra si scaglia a gamba tesa contro il reddito di cittadinanza, a pochi giorni dallo stop della misura notificato con il tanto criticato sms a quasi 160mila ex percettori.

Ma le parole pronunciate da Santanchè, nel corso di un’intervista su Rds, non sono state molto apprezzate, in particolare dal Movimento 5 stelle che aveva presentato la mozione di sfiducia contestando quelle che definiva “condotte spregiudicate” della ministra indagata per falso in bilancio, bancarotta e truffa ai danni dello Stato. “Va bene tutto, ma Santanchè che si permette di dare lezioni sulle politiche del lavoro e la gestione d’impresa criticando il reddito di cittadinanza è veramente troppo, è semplicemente inaccettabile“, afferma in una nota la senatrice M5S Elisa Pirro. “Con che faccia tosta si permette anche solo di affrontare questi temi dopo il modo in cui lei ha trattato i dipendenti della sua impresa. Si vergogni e si dimetta“, aggiunge la senatrice che è anche componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama.

A replicare duramente alla ministra Santanchè c’è anche un esponente politico che si è sempre dichiarato contrario al reddito di cittadinanza: “Anche non pagare i lavoratori, pagarsi stipendi non sostenibili, mandare all’aria società, usare impropriamente la cassa integrazione e rimanere serenamente Ministro, sono tutte cose che fanno molto ma molto male“, scrive su Twitter Carlo Calenda: “Sono sempre stato contrario al Rdc, ma la morale da Lei anche no“, ha concluso il leader di Azione.

Tra l’altro nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma del ministero del Turismo. Nonostante la titolare del dicastero, Daniela Santanchè, sia al centro di un’inchiesta giudiziaria sulla gestione delle sue imprese Visibilia e Ki Group e nonostante le proteste delle opposizioni che da settimane chiedono le sue dimissioni, il governo Meloni accoglie le richieste dalla ministra e con la riforma del dicastero punta a un aumento di poltrone. Per la precisione a un raddoppio di dipendenti e dirigenti. “È un provvedimento doveroso e che dà compimento al piano industriale del turismo, che è la bussola del ministero”, ha detto Santanchè. Insomma, non c’è mai fine al peggio.

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