Dopo due ore di udienza presso il Tribunale Civile, Sezione Imprese, si avvicina una decisione cruciale riguardo al destino legale di Visibilia Editore, una delle aziende fondate dalla Ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Durante l’udienza, la Procura ha ribadito la richiesta di un’ispezione contabile, una richiesta condivisa dai soci di minoranza dell’azienda, che avevano presentato una denuncia lo scorso anno per presunte irregolarità gestionali e perdita di valore delle loro azioni dopo il sostegno finanziario del fondo Negma.
La richiesta di ispezione potrebbe portare alla nomina di un commissario giudiziario se emergeranno irregolarità significative. Il curatore speciale, Massimo Fabiani, si è unito alla richiesta di ispezione, mentre gli avvocati di Visibilia Editore, rappresentanti della nuova amministrazione, si sono opposti. La decisione dovrebbe essere presa nelle prossime ore.
La Procura ha sottolineato che, se Visibilia Editore avesse problemi di liquidità finanziaria, potrebbe recuperare un credito di circa due milioni di euro da Visibilia Srl in liquidazione. In caso di incapacità di pagamento da parte di quest’ultima, potrebbe richiedere il pagamento direttamente alla garante del debito, Daniela Santanchè, che ha garantito il debito con la valuta della sua casa, valutata a circa sei milioni di euro. Tuttavia, gli avvocati di Visibilia Editore hanno affermato che non è possibile procedere con questa azione poiché Visibilia Srl in liquidazione ha recentemente stipulato un accordo con l’Agenzia dell’Entrate per saldare il debito a rate.
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La Procura ha anche chiesto di estendere l’azione di responsabilità ai nuovi dirigenti, oltre ai vecchi amministratori. Giuseppe Vadalà Bertini è stato nominato presidente alla fine di agosto, in seguito al suicidio di Luca Ruffino. In aula è emersa una divergenza di opinioni sulla situazione finanziaria dell’azienda, con la Procura che sostiene la crisi di liquidità e gli avvocati di Visibilia Editore che negano tali problemi e attribuiscono eventuali irregolarità alla precedente gestione.
Oltre a queste questioni legali, si è discusso anche della gestione dei dipendenti che erano in cassa integrazione ma continuavano a lavorare e delle transazioni di azioni effettuate dal defunto Luca Ruffino e dalla sua società Sif Italia, in violazione degli obblighi di comunicazione di mercato. Gli avvocati hanno affermato che queste azioni riguardano la precedente gestione.
Infine, la giornalista Paola Ferrari ha investito mezzo milione di euro per acquisire il 25% di Visibilia Concessionaria Srl, una delle due società del gruppo coinvolte in cause civili e indagini giudiziarie a rischio di fallimento. Questo investimento sembra aver sancito la pace tra la giornalista e la Ministra Santanchè, mettendo fine a controversie passate.