Michele Santoro è stato ospite a Otto e mezzo da Lilli Gruber. Tra le altre cose ha parlato del governo Meloni, ha espresso la sua opinione sulla sinistra e ha dato interessanti indicazioni in vista di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni europee.
“Schlein è prigioniera in un partito che non la pensa come lei; non so se controlla il partito o è il partito a controllare lei. Non ho visto aprire un dibattito sulla guerra in Ucraina ma temo che il tema sia imbarazzante per lei. Anche i 5 stelle se non pungolati non parleranno dell’argomento, come considerano imbarazzante il tema migranti, non si capisce cosa chiedono e cosa dicono” spiega Santoro da Gruber.
“Chi se ne frega delle anime del partito che Schlein deve tenere assieme, è una leader. Il Pd ha un forte radicamento ma vedo feste dell’unità senza masse oceaniche ad ascoltare Schlein. Tutto questo elettorato, i diecimila che si sono iscritti dove sono?”, ha aggiunto Santoro. Per poi annunciare la formazione di una lista elettorale in vista delle Europee: “Nasce un’iniziativa collettiva che non è una lista Santoro ma che prende corpo da un appello fatto da Raniero La Valle e Michele Santoro. L’obiettivo è quello di fare in modo che nella prossima campagna per le elezioni europee la guerra non sia un argomento secondario. Siamo convinti che se non entriamo in campo noi gli altri partiti, compresi quelli più sensibili al tema, non parleranno di quella che è la principale ragione di ciò che sta succedendo in Europa, cioè la guerra”.
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Insomma, alle prossime elezioni Europee Michele Santoro conferma che presenterà una lista di ispirazione pacifista, con l’obiettivo almeno di portare il tema della guerra in Ucraina nel dibattito della campagna. L’obiettivo è fare in modo che nella prossima campagna per le elezioni europee la guerra non sia un argomento secondario: “Siamo convinti che se non entriamo in campo noi gli altri partiti, compresi quelli più sensibili al tema, non parleranno di quella che è la principale ragione di ciò che sta succedendo in Europa, cioè la guerra”.
Sulla collocazione, Santoro ci tiene a mettere in chiaro che “non vogliamo fare un partito di sinistra ma una lista che affermi la centralità della pace. Se non si ottiene, tutte le proposte e le promesse di sviluppo sono chiacchiere, boiate destinate a naufragare; il governo non arriverà al panettone. Meloni non se ne occupa, spero che gli italiani se ne accorgano”. Certo non sarà facile già superare lo scoglio della raccolta delle firme indispensabili per presentare la lista. Santoro non dà nulla per scontato e garantisce che è disposto a raccogliere le firme una a una: “Un tema che mi è stato proposto da piccoli partiti che vogliono partecipare alla nostra iniziativa è: come farai a presentare una lista alle europee senza le firme? Dicendo che loro hanno le firme e che possiamo scendere a patti. Ma non hanno capito niente: io le firme le raccolgo una per una, altrimenti vuol dire che non c’è nel Paese una spinta che vuole una presenza come la nostra. Per noi è quasi come un diritto di tribuna che vogliamo affermare per un’opinione pubblica che non ha rappresentanza”.
L’ambizione della lista pacifista secondo Santoro è innanzitutto costringere gli altri partiti, almeno quelli «sensibili al tema», a parlare della guerra in Ucraina. Altrimenti, spiega il giornalista, non lo faranno. E sul suo possibile ritorno in tv sbotta: “Chi è che non vuole un suo ritorno in tv?” gli chiede Gruber. La risposta piccata del giornalista: “Non vogliono le trasmissioni come le facevo io. Potrebbero avere un effetto destabilizzante, rompere un certo equilibrio del sistema. Quasi tutte chiacchiere. Si dicono sempre le stesse boiate. Oggi manca l’apertura verso l’altro. Una volta si analizzavano anche i risultati. Ora come vanno vanno” ha concluso Santoro.