Durante una visita a Loano, Liguria, organizzata per sostenere la candidatura del centrodestra guidata da Marco Bucci, l’ex-generale ed eurodeputato Roberto Vannacci è finito al centro di un acceso dibattito politico e mediatico. Vannacci, conosciuto per le sue posizioni forti e spesso controverse, ha infatti salutato e abbracciato un militante di CasaPound, un’organizzazione di estrema destra, manifestando il suo apprezzamento per il sostegno ricevuto. Il militante ha affermato, seppur con un eccesso di ottimismo, di aver indirizzato migliaia di voti della destra radicale milanese a favore di Vannacci durante le elezioni europee.
Ma non è tutto: Vannacci ha anche inviato un ringraziamento a Renato Bosetti, noto come “Renatone”, figura prominente della Curva Nord interista. Bosetti, 54 anni, è conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti legati a disordini negli stadi e “reati contro la persona e armi”. Dopo l’omicidio di Antonio Bellocco e la detenzione di Andrea Beretta, Bosetti è diventato uno dei capi degli ultras nerazzurri. Nel 2018, Bosetti si era candidato in Lombardia sotto le insegne di CasaPound, confermando il suo legame con il movimento politico.
L’episodio ha immediatamente scatenato una tempesta di critiche e reazioni, sia all’interno che all’esterno dello schieramento politico di Vannacci. Il gesto di avvicinarsi a CasaPound, un gruppo che molti considerano espressione della destra più estrema, ha sollevato preoccupazioni sul tipo di messaggio che l’eurodeputato e il suo partito intendono trasmettere. Molti si interrogano se questo sia un tentativo di attrarre un elettorato più radicale o semplicemente una mossa strategica per consolidare un bacino di voti specifico.
Questo tipo di legami tra CasaPound e la Lega non rappresenta una novità assoluta. Già nel 2015, Matteo Salvini, leader della Lega, aveva condiviso il palco con l’allora segretario di CasaPound, Simone Di Stefano, nell’ambito del progetto “Sovranità”, che mirava a unire le forze della destra antisistema. Salvini aveva accolto nelle sue liste candidati provenienti dal movimento, adottando molte delle loro istanze. Tuttavia, è la prima volta che un esponente di spicco come Vannacci riconosce e ringrazia pubblicamente l’appoggio elettorale dei militanti di CasaPound.
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Questo episodio solleva questioni importanti sulla direzione che il centrodestra italiano sta prendendo, soprattutto in vista delle future elezioni. La scelta di Vannacci di ringraziare apertamente un gruppo così controverso potrebbe essere vista come un tentativo di legittimare posizioni e idee che una parte dell’opinione pubblica considera inaccettabili. Dall’altra parte, alcuni suoi sostenitori vedono in questa mossa la volontà di superare i tradizionali steccati politici e di dare voce a tutte le anime della destra italiana.
In ogni caso, il gesto di Vannacci ha acceso un dibattito che va oltre la semplice cronaca politica, toccando temi più profondi legati ai valori, alla rappresentatività e ai limiti del dialogo politico. Se questa mossa si rivelerà vincente o se, al contrario, porterà a una perdita di consensi all’interno del centrodestra, sarà il tempo a dirlo. Nel frattempo, il caso continua a far discutere e a dividere l’opinione pubblica, mettendo sotto i riflettori le sfide e le contraddizioni della politica italiana contemporanea.
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