Andrea Scanzi ha fatto un video per i social in cui ricorda come 7 anni fa il referendum di Renzi fece “lasciare” la politica all’ex sindaco di Firenze e alla Boschi. Ma sarà andata davvero così?
Per Andrea Scanzi il 4 dicembre è una festa nazionale da ricordare. Nel 2016, infatti, ci fu il famoso referendum di Renzi. “In quegli anni è stata davvero difficile per me” spiega Scanzi nel suo video. “In quel periodo non si poteva parlar male di Renzi. Peccato che dopo il referendum aveva detto che avrebbe lasciato la politica, ma continua a prendere lo stipendio da parlamentare. Stesso discorso per la Boschi. Pensate che quelli del no al referendum erano pochi, eravamo molto pochi. Noi col Fatto Quotidiano fummo massacrati, Di Battista in estate iniziò a fare un tour in motorino per dire “no”. E alla fine il 4 dicembre arrivò questa gioia meravigliosa” spiega Scanzi nel suo video.
Quando Renzi disse di lasciare la politica
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Scanzi dice: “Per me fu una liberazione. Ci siamo liberati dal renzismo, da questa malattia putrescente della sinistra. D’altronde il renzismo non ha nulla di sinistra, sto parlando a livello politico. Ecco perché volevo festeggiare con voi questo anniversario, la seconda o terza liberazione della storia d’Italia”.
In effetti, ci fu una vittoria del No senza possibilità di appello: un’onda di voti contrari alla riforma del Senato travolse il governo di Matteo Renzi che poco dopo annunciò le sue dimissioni da presidente del Consiglio. “Ho perso io”, disse in diretta da Palazzo Chigi. L’Italia si è presentata alle urne con un’affluenza altissima (68,48 per cento) dimostrando che la chiamata ai seggi è stata fin dall’inizio un referendum pro o contro l’esecutivo capace di mobilitare tutta la popolazione.
“Evviva! Ha vinto la democrazia. La risposta degli italiani come affluenza alle urne e come indicazione è stata netta. La propaganda di regime e tutte le sue menzogne sono i primi sconfitti di questo referendum. I tempi sono cambiati”. Scrisse Grillo sul suo blog. “La sovranità appartiene al popolo, da oggi si inizia ad applicare veramente la nostra Costituzione. I primi vincitori sono i cittadini che hanno alzato la testa e sono andati a votare in massa fregandosene delle TV e dei giornali per bocciare la riforma costituzionale e chi l’ha proposta senza nessun mandato popolare”, aggiunse Grillo.