Andrea Scanzi ha voluto fare una diretta Facebook per commentare la lettera scritta da Giorgia Meloni sul Corriere della Sera in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione. Scanzi scrive: “Ho letto la lunga lettera di Giorgia Meloni pubblicata stamani dal Corriere della Sera e dedicata al 25 aprile: un mix di furbizia, cerchiobottismo e revisionismo disinvolto. In questo video ve lo dimostro”. Questo il post corredato dal video. Scopriamo cosa ha detto.
Per Scanzi la lettera scritta dalla presidente del consiglio sul Corriere della Sera in occasione del 25 aprile è “imbarazzante, per certi versi ridicola ed equivoca, come sempre”. Il giornalista e opinionista attacca poi direttamente la premier nel merito: “Non cita mai l’antifascismo, e questo è il primo problema” dice.
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“Giorgia Meloni è presidente del consiglio di un Paese antifascista, nato dalle macerie del fascismo e che si basa su una Costituzione profondamente antifascista. E cosa fa lei? Non dice mai di essere antifascista. Che non vuol dire essere fascista, significa non dire di essere antifascista”.
Poi Scanzi analizza parte dopo parte la lunga lettera pubblicata dal Corriere, soffermandosi su una frase in particolare: “Meloni dice che antepone la patria ad ogni contrapposizione ideologica. Ebbene, io questa frase la rifiuto categoricamente. Ma col cavolo! Io non sono così: il concetto di patriota lo trovo spesso retorico e privo di qualsiasi contenuto e soprattutto io non anteporrò mai la patria ai valori ideologici, ai valori della mia vita e ai valori che riguardano le persone a me vicine” spiega Scanzi.
Ecco il video completo della sua riflessione: