Scanzi in diretta con Luca Sommi: “Meloni? È la nipote di Berlusconi” IL VIDEO

Andrea Scanzi ha fatto una lucida analisi di quello che è il governo Meloni, senza tirarsi indietro dal fare paragoni con i precedenti governi Berlusconi.

Andrea Scanzi, lo sappiamo, non è uno che le cose le manda a dire. Durante una diretta web con Luca Sommi, ha parlato del suo ultimo libro, “La sciagura”, soffermandosi su un’analisi di quello che è il governo Meloni. “È un livello basso, è una classe dirigente che sta fallendo sui migranti, sui temi economici. Sono sotto la NATO e gli Usa. È un governo che ha fatto gaffe ed errori, che se la prende con la magistratura. La finta novità di Giorgia Meloni. Credo sia stata abilissima a vincere le elezioni fingendosi nuova. Ovvio che è giovane, ma non è niente di nuovo” spiega Scanzi nel suo intervento. “La Meloni sulla giustizia è identica a Berlusconi, politicamente non è la figlia, ma addirittura la nipote di Berlusconi”.

Cosa ha detto Scanzi in diretta

A proposito del nuovo libro di Scanzi. Tommaso Montanari ne parla così: “È un libro in cui si piange e si ride, nella migliore tradizione italiana. Andrea Scanzi con molto coraggio dice le cose così come stanno, e il fatto che lo faccia lui e non uno storico di professione, non un intellettuale libertà e giustizia o un costituzionalista ha un significato straordinariamente importante”. L’intervento del professor Tommaso Montanari su La sciagura, il nuovo libro di Andrea Scanzi edito da Paperfirst sulla premier Meloni e il suo governo disastroso.

Tra l’altro nei giorni scorsi lo stesso Scanzi aveva fatto un’interessante rivelazione su Meloni. Il giornalista ha raccontato a ‘Otto e mezzo’: “Mi sembrava giusto raccontare tutto ai lettori. Io ho avuto un rapporto discreto e decente con Giorgia Meloni. Non eravamo amici, ma avevamo un rapporto decente. È anche venuta a vedermi a teatro. Non ho nulla da dire contro di lei a livello umano. Trovo che nel 2020 ha utilizzato toni feroci, atteggiamenti antiscientifici, pro no vax e fingeva di non vivere nel dramma in cui eravamo nel lockdown per il Covid”. “Nel settembre del 2020 mi scrisse un messaggio particolarmente duro e feroce su un post in cui non parlavo di lei ma della morte di Willy Monteiro Duarte. Nel post dicevo qualcosa che è inattaccabile: quella morta era figlia di criminali che provenivano dalla destra, che c’era quella cultura lì. Lei mi rispose in maniera molto dura, sostenendo peraltro che uno dei quattro era grillino. Io le scrissi una cosa tipo ‘Sai che c’è, Giorgia Meloni, non abbiamo nulla in comune. Chiudiamola qui’. E l’ho bloccata”.

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