Ieri sera, durante la puntata di “Otto e Mezzo”, Andrea Scanzi non ha risparmiato critiche al governo, in particolare rivolte alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla sua gestione delle recenti polemiche politiche. Il giornalista ha espresso opinioni forti riguardo al comportamento e alla retorica degli esponenti di governo, sottolineando diversi episodi recenti.
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Scanzi ha esordito parlando delle dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale ha suggerito di rivedere la legge elettorale. “È bellissima perché ci manca soltanto che portino via il pallone addirittura,” ha ironizzato Scanzi, aggiungendo che questa proposta sembra una mossa per evitare future sconfitte elettorali. Ha poi citato Giorgia Meloni, criticandola per aver accusato l’opposizione di usare toni da guerra civile. “Mi sembra appena eccessivo,” ha detto Scanzi, riferendosi alle richieste di misure come il salario minimo o il reddito di cittadinanza.
Uno dei punti più discussi è stato il modo in cui Meloni ha affrontato un momento solenne in Parlamento, ricordando l’uccisione dell’indiano Sing per mano del caporalato in provincia di Latina. Mentre molti parlamentari si sono alzati in piedi in segno di rispetto, Scanzi ha sottolineato come alcuni, tra cui Matteo Salvini e Tajani, siano rimasti seduti. La Meloni ha reagito dicendo: “Regà, alzatevi anche voi.” Scanzi ha paragonato questa scena a un film di Carlo Verdone, evidenziando la mancanza di formalità e rispetto per l’istituzione parlamentare.
L’analisi di Scanzi si è poi concentrata sulla narrazione politica di Giorgia Meloni, che secondo lui è sempre in campagna elettorale e sposta costantemente l’attenzione su vari nemici, ora l’opposizione, ora l’Europa. Ha criticato la retorica del governo, che a suo avviso non sa accettare la sconfitta con dignità. “La grande democrazia che soprattutto Fratelli d’Italia dimostra quando perdere le elezioni questo grande garbo questo grande aplomb,” ha detto ironicamente.
Infine, Scanzi ha sottolineato due elementi principali nelle recenti dichiarazioni di Meloni: uno contenutistico e uno formale. Dal punto di vista contenutistico, ha criticato la narrazione di Meloni riguardo alla democrazia e alla capacità di accettare le sconfitte elettorali. Dal punto di vista formale, ha evidenziato il linguaggio usato dalla Presidente del Consiglio, che a suo parere manca del rispetto dovuto quando si parla in nome di tutti i cittadini in Parlamento.
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