Scanzi: “Meloni cita Borsellino, ma è ‘figlia’ di Berlusconi” [VIDEO]

Per Scanzi la Meloni cita Borsellino, ma è figlia della politica di Berlusconi. Ecco cosa ha detto nel suo ultimo video.

Per Scanzi la Meloni cita Borsellino, ma è figlia della politica di Berlusconi. Ecco cosa ha detto nel suo ultimo video: “Io non sopporto del governo Meloni questa loro tendenza a citare dei grandi maestri, a dire di ispirarsi a questi grandi maestri come Paolo Borsellino. Nessuno vieta a Giorgia Meloni di ripetere quello che è la verità politica come forma di onore, di omaggio, ma lei dice che è morto Paolo Borsellino, Falcone erano di destra, Giorgia Meloni è più ‘figlia’ di Berlusconi dal punto di vista politico. Citare a caso Paolo Borsellino è vergognoso. Ripeto è giustissimo che loro dicano era un uomo di destra, ma non è di certo a Borsellino che si ispira il suo governo” spiega Scanzi nel suo ultimo video che vi facciamo vedere in fondo all’articolo.

Le parole del fratello di Borsellino

Anche il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, è intervenuto per dire a Meloni come stanno davvero le cose. “L’impegno del governo Meloni nella lotta alla mafia? C’è soltanto a parole, anzi le azioni sono esattamente contrarie a quelle che sono le parole. La presidente del Consiglio Meloni dice di ispirarsi a Paolo Borsellino, ma la realtà è che stanno distruggendo tutta la legislazione che c’è stata per 30 anni e che ha dato alla magistratura tutte le armi indispensabili per combattere la criminalità organizzata. A parole magnificano le parole di Paolo ma in realtà stanno attentando all’indipendenza della magistratura e stanno smantellando tutto quello che faceva parte del decreto Falcone, approvato dopo la sua morte”. Salvatore Borsellino critica duramente l’operato del governo Meloni e l’incoerenza della presidente del Consiglio nella lotta alla mafia.

Borsellino poi aggiunge: “Oggi, fingendo di obbedire alle deliberazioni della Corte di Giustizia europea che riguardano il 41 bis, l’ergastolo ostativo, la legge sui collaboratori di giustizia, si stanno depotenziando questi dispositivi e si sta attentando alla stessa indipendenza della magistratura”.
Bordata anche all’Europa: “Anziché sindacare sulla nostra legislazione antimafia, che è la migliore in Europa se non nel mondo, dovrebbe, al contrario, assumere questa legislazione, perché la criminalità organizzata si è internazionalizzata e per spostare i capitali è sufficiente un click. Quindi, non avere una legislazione comune in Europa per contrastare la criminalità organizzata significa avere perso la lotta in partenza“.

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