Nella recente puntata di “Otto e Mezzo”, condotta da Giovanni Floris, Andrea Scanzi ha acceso il dibattito con affermazioni pungenti e critiche mirate che non hanno risparmiato nessuno, dalla premier Giorgia Meloni al generale Roberto Vannacci. Il giornalista ha analizzato con precisione le dinamiche politiche e le scelte comunicative della leader di Fratelli d’Italia, oltre a criticare apertamente il contenuto dell’ultimo libro di Vannacci. Continuate a leggere, trovate il video in fondo all’articolo
La Meloni e il linguaggio del potere
Scanzi ha sottolineato come Giorgia Meloni fatichi a trasformare il suo linguaggio dall’opposizione al governo. “Stiamo parlando di una politica che non può cambiare dal linguaggio dell’opposizione al linguaggio del governo perché lei parla in questo modo. Lei è quella che per 34 mesi non vede l’ora di vendicarsi,” ha dichiarato il giornalista. Ha poi aggiunto che la Meloni, con atteggiamenti da “John Wayne,” è convinta di fare colpo, come quando, in un comizio in Sardegna, prendeva in giro l’opposizione.
Secondo Scanzi, questa divisione manichea tra il popolo, incarnato dalla Meloni con toni grezzi, e i “radical chic,” termine con cui ha ironizzato sull’opposizione, funziona bene per il suo elettorato. “La Meloni è quella cosa là,” ha affermato, spiegando che questa retorica semplice ma efficace riesce a galvanizzare una buona parte dei suoi sostenitori.
Leggi anche
Europa: “Maggioranza non c’è più” E’ caos. Ursola Von der Leyen si dimette? – ULTIM’ORA SHOCK
Il 14 novembre 2024 si segna un nuovo capitolo nelle crescenti tensioni all’interno del Parlamento europeo, dove il Partito Popolare
Vannacci e la decima MAS
Passando al generale Roberto Vannacci, Scanzi ha criticato il suo linguaggio, in cui Vannacci si esalta ricordando le forze speciali, in particolare la Decima MAS pre-armistizio. “Se tu riutilizzi la Decima MAS oggi, stai dicendo a una parte di elettorato molto di destra: votami perché io sono quella roba lì,” ha commentato Scanzi, evidenziando come questa mossa punti a consolidare il sostegno di un elettorato di estrema destra.
Scanzi ha definito inquietante il fatto che un personaggio scelto da Salvini per arginare il calo della Lega possa esprimere tali concetti. “Non è stupefacente, ma è grave,” ha concluso, invitando a discutere non solo l’efficacia di tali strategie ma anche il loro contenuto.
Guarda il video qui sotto