Andrea Scanzi, giornalista noto per il suo stile provocatorio e diretto, non usa mezzi termini sui social per esprimere la sua opinione su Matteo Renzi e sull’ipotesi di un’alleanza con lui da parte del centrosinistra. Scanzi trova semplicemente sconcertante che il centrosinistra (o quel che ne resta) stia ancora considerando, seriamente, un’alleanza con l’ex Presidente del Consiglio. Secondo il giornalista, i soliti tromboni della politica e i giornalisti più conformisti sembrano riproporre le stantie teorie su “campo larghissimo”, “riformismo”, “renzismo” e altre idee politicamente superate. La realtà, però, è molto diversa: anche solo pensare di allearsi con Renzi è da considerarsi un errore grossolano, per almeno dieci motivi. Ecco quali.
*1. Renzi non ha voti.* A parte qualche cacicco come Pittella, Renzi non ha un seguito elettorale. Le elezioni parlano chiaro: il suo partito è ormai politicamente morto e sepolto, come gli antichi Fenici. Allearsi con lui non porterebbe alcun valore aggiunto e, quindi, è un’inutile mossa tattica.
*2. I renziani non sono “utili”.* Raffaella Paita, da sempre una delle renziane più rappresentative (chiedo scusa per la ridondanza), si è sentita offesa quando i renziani sono stati definiti “utili idioti”. Ma, per una volta, Paita ha ragione. Mai definizione fu più errata: i renziani non sono “utili” per niente, se non forse alla cura della stipsi. Sono, invece, assolutamente “inutili” dal punto di vista aritmetico elettorale e addirittura dannosi per l’ecosistema politico.
*3. Renzi è totalmente inaffidabile.* Come ha sottolineato recentemente Carlo Calenda, che conosce bene Renzi, quest’ultimo è disposto a tutto pur di raggiungere i propri fini, anche a legarsi a movimenti come Casa Pound, se ciò gli fosse utile. È il classico pesce piccolo che si crede astuto e brillante solo perché riesce a mentire quotidianamente a qualcuno. Affidarsi politicamente a Renzi, dunque, è, per usare un eufemismo, da sciocchi.
*4. Renzi non solo non porta voti, ma li fa perdere.* Esistono milioni di elettori che, se Renzi farà parte del cosiddetto “campo larghissimo”, smetteranno di votare per il M5S, AVS e Pd, oppure continueranno ad astenersi con ancor più decisione.
*5. Renzi è una scelta indigeribile per molti elettori.* Tra quei milioni di elettori ci sarebbe anche Scanzi. Costretto a scegliere tra Renzi o Meloni, o tra Boschi e Donzelli, opterebbe per una detartrasi col lanciafiamme. Senza anestesia. Una scelta che nessun elettore dovrebbe essere costretto a fare.
*6. Il renzismo è un fenomeno superato.* L’idea di inseguire ciò che resta di Renzi è figlia di quei “renziani mai morti” che non esistono nel mondo reale, ma che continuano a infestare il PD e certe redazioni giornalistiche. Sono persone politicamente miopi, cinicamente interessate, o ideologicamente perverse. In ogni caso, hanno stancato e dovrebbero chiedere scusa per tutto quello che hanno detto e fatto dal 2013 ad oggi.
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*7. Renzi ha distrutto più di quanto abbia costruito.* Ha demolito alleanze, distrutto governi, esaltato figure discutibili, devastato partiti e cercato in ogni modo (e sempre in peggio!) di emulare Berlusconi. Ha mentito sistematicamente e ha calpestato ogni principio di buonsenso, coerenza e decoro etico-politico. Che altro deve fare per farvi capire chi è realmente? Bombardarvi casa? Rubarvi la password del Wi-Fi? Regalarvi l’opera omnia di Francesco Renga? Basta!
*8. Un “campo largo” senza Renzi è l’unico possibile.* L’unico “campo largo” sensato è quello “alla sarda”, senza Renzi e Calenda. Anzi, lontanissimo da Renzi, che è un Re Mida al contrario: tutto quello che tocca implode. Per non dire peggio.
*9. Renzi è il politico più detestato d’Italia.* Se si tenesse una gara sul politico più detestato d’Italia, Renzi vincerebbe a mani basse, stabilendo anche un record mondiale di antipatia. Schlein: ci sei o ci fai? Inseguire Renzi per vincere è come telefonare ad Hannibal Lecter per chiedere consigli su come diventare vegani.
*10. Renzi è politicamente defunto dal 2016.* Dal 2016 Renzi è fuori dai giochi politici. Allearsi con lui non ha nulla a che vedere con la politica, ma piuttosto con l’esoterismo o la metafisica.
Secondo Scanzi, è ora di mettere da parte ogni idea di alleanza con Matteo Renzi e di guardare avanti con nuove strategie e visioni per il futuro del centrosinistra. La sua epoca è finita. E forse è ora che anche il centrosinistra volti pagina definitivamente.