Scanzi sul caso Pozzolo: “Espressione della classe dirigente” IL VIDEO

Andrea Scanzi ha fatto una lucida analisi di quello che è stato il caso Pozzolo a Capodanno. Ecco cosa ha detto in diretta.

Andrea Scanzi è tornato a parlare del caso Pozzolo. Ricordiamo che a Capodanno questo parlamentare di Fratelli d’Italia ha ferito una persona con una pistola. Per Scanzi non sta in piedi la difesa che gli hanno riservato gli altri dirigenti di Fratelli d’Italia, che vogliono sminuire la questione. “Ogni volta che politici e giannizzeri di destra si trovano costretti a parlare del parlamentare di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, divenuto noto al grande pubblico per il suo amore smodato per armi e botti di Capodanno, la loro reazione è puntare sul benaltrismo. Tale tara genetica, tanto insopportabile quanto mefitica, porta quasi tutti (anche le menti apparentemente più illuminate, quindi non sto parlando di Senaldi e Donzelli) a rispondere alle critiche cercando non di smontarle, bensì trincerandosi dietro il bambinesco: “E allora la sinistra? E i marò? E le foibe? E la Ferragni? E Soumahoro? E i grillini?”.

La lucida analisi su Pozzolo

Scanzi risponde a chi dice che si è trattato di un caso isolato. “In primo luogo, criticare la classe dirigente meloniana non significa contemporaneamente affermare che quelle berlusconiane, leghiste, piddine e grilline fossero/siano popolate da soli Churchill. I renziani erano (sono) terrificanti, tra i grillini non mancano milizie infinite di casi umani. I salviniani sono assai spesso dei sabotatori indefessi delle tesi di Darwin e tra i berlusconiani ci sono figuri oltre ogni satira immaginabile.

Semplicemente, se l’argomento è Fratelli d’Italia, bisogna parlare di Fratelli d’Italia. Spostare l’attenzione su quelli che c’erano prima è una prassi intellettuale tanto deficiente quanto scorretta. Se uno ha la rogna, non è che cessa di averla solo perché forse ce l’hanno anche gli altri. Non regge neppure quel “non è un caso politico ma privato ”. Pozzolo era già non candidabile anche prima della notte di Capodanno. È un uomo molto vicino a Delmastro e le sue “idee” su fascismo, armi, diritti civili, no vax e democrazia sono coincidenti con quelle delle linee guida di Fratello d’Italia. Nessun “caso privato”, quindi, bensì politico. Molto politico.

Per fortuna è il primo parlamentare che spara a Capodanno. Ma è l’unico inadatto al ruolo di governo e maggioranza? È una mela marcia in mezzo a una pletora di Adenauer? Meloni si circonda di statisti che farebbero già fatica ad amministrare con efficacia un condominio. Scorrete la lista di ministri, vice e sottosegretari: quanti ne trovate di “accettabili”? Guardate i nomi di deputati e senatori meloniani. Quanti vi sembrano all’altezza? Su tutti Santanchè, Sgarbi, Delmastro, Lollobrigida e Durigon. I professionisti della gaffe: Piantedosi, Pichetto Fratin, Valditara. Ci sono quelli che non appena aprono bocca attentano ai nostri neuroni: Donzelli, Roccella, Montaruli eccetera”. Ecco il video di Scanzi:

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