Ci sono importanti novità che riguardano l’ex senatore Denis Verdini. Secondo quanto riportato stamattina dai principali quotidiani, sarebbe indagato dalla procura di Roma per aver violato le regole imposte dalla detenzione domiciliare, che sta scontando dopo la condanna definitiva a sei anni e sei mesi nel processo per il crac dell’ex Credito Cooperativo Fiorentino. A rivelarlo è il Fatto Quotidiano, secondo il quale Verdini avrebbe approfittato di permessi medici per incontrare politici e manager.
In particolare l’appuntamento regolare con il dentista a Roma sarebbe diventato un’occasione per dare seguito agli incontri politico-istituzionali. Per capire se davvero stesse violando le prescrizioni imposte, gli investigatori hanno chiesto anche al Tribunale di Sorveglianza di Firenze i documenti che ricostruiscono l’iter di detenzione di Verdini.
Nell’ordinanza per i domiciliari di luglio 2021 – scrive il Fatto -, i giudici stabiliscono che non può allontanarsi dalla casa di famiglia in Toscana se non per necessità sanitarie proprie o dei familiari, può uscire ogni giorno dalle 10 a mezzogiorno, ma non può ricevere o comunicare con persone estranee al nucleo familiare o a loro eventuali conviventi o accompagnatori, tranne per esigenze di salute o di difesa legale.
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Un mese dopo le maglie si allargano: il magistrato di sorveglianza concede l’accesso in casa Verdini a quattro domestici e a due soci del figlio Tommaso, nonché l’uso del cellulare in determinati casi. Successivamente, poi, il giudice dà il via libera per effettuare le visite dentistiche a Roma, al termine delle quali l’ex senatore sarebbe dovuto rientrare a casa del figlio, dove poteva pernottare. Secondo quanto ricostruito, però, il politico si fermava spesso nel ristorante del figlio dove incontrava manager e politici nonostante i divieti.
Secondo il Fatto, Verdini, fruendo di permessi medici, avrebbe incontrato politici e manager. In particolare, sempre secondo il giornale di Travaglio, l’appuntamento con il dentista, a Roma, sarebbe diventato un’occasione per dare seguito ad incontri politico-istituzionali.
Verdini beccato nel ristorante del figlio
Per capire se davvero stesse violando le prescrizioni imposte, gli investigatori hanno chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Firenze i documenti che ricostruiscono l’iter di detenzione di Verdini. Nell’ordinanza per i domiciliari di luglio 2021 – fa sapere il Fatto -, i giudici stabiliscono che “non può allontanarsi dalla casa di famiglia in Toscana se non per necessità sanitarie proprie o dei familiari, può uscire ogni giorno dalle 10 a mezzogiorno, ma non può ricevere o comunicare con persone estranee al nucleo familiare o a loro eventuali conviventi o accompagnatori, tranne per esigenze di salute o di difesa legale”.
Un mese dopo, il magistrato di sorveglianza concede l’accesso in casa Verdini a quattro domestici e a due soci del figlio Tommaso, nonché l’uso del cellulare in determinati casi. Successivamente, poi, il giudice dà il via libera per effettuare le visite dentistiche a Roma, al termine delle quali l’ex senatore sarebbe dovuto rientrare a casa del figlio, dove poteva pernottare. Secondo l’accusa riportata da “Il Fatto”, Verdini si sarebbe fermato più volte nel ristorante del figlio, dove incontrava manager e politici.