Il senatore del M5S Roberto Scarpinato ha detto che "il governo fa abbastanza a favore della mafia". La reazione di Parenzo in studio.
Il senatore del M5S Roberto Scarpinato ha detto che “il governo fa abbastanza a favore della mafia”. La reazione di Parenzo in studio. Sentite Scarpinato: “Se il governo di centrodestra sulla lotta alla mafia sta facendo abbastanza? Sta facendo abbastanza a favore della mafia”. È il giudizio senza tanti giri di parole dato dal senatore del Movimento 5 stelle, Roberto Scarpinato, ospite dell‘Aria Che Tira su La7, sull’operato del governo Meloni. L’esecutivo “sta depotenziando tutti gli strumenti di contrasto ai reati di corruzione. E tutti gli specialisti sanno benissimo che la mafia ha capito che i soldi si fanno proprio attraverso il metodo dei colletti bianchi”, prosegue l’ex magistrato, sottolineando “fatti concreti” che dimostrano il “favore fatto alle mafie”, come l’abolizione dell’abuso di ufficio. “Questo centrodestra da una parte depotenzia gli strumenti di contrasto alla corruzione, dall’altra introduce uno dietro l’altro reati che riguardano la gente comune”, specifica Scarpinato.
Il video e la reazione di Parenzo
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Ma torniamo al caso dossieraggio che sta sconvolgendo la politica e non solo. Il ministro della Giustizia Nordio ha invocato la commissione d’inchiesta sul caso su cui sta indagando la Procura di Perugia. Tra i particolari che la procura dovrà approfondire c’è anche la “pratica” che Striano aveva svolto sui fondi della Lega. Al momento, i pm umbri non avrebbero sollecitato invio di atti da Milano né hanno inviato documentazione nel capoluogo lombardo. La vicenda dovrebbe essere quella legata alla Lombardia Film Commission e a diversi personaggi del mondo leghista.
Parallelamente, a Roma, i magistrati stanno indagando sul presidente della Figc, Gabriele Gravina, al quale contestano l’accusa di autoriciclaggio. Gli inquirenti, che lo hanno interrogato mercoledì pomeriggio, stanno analizzando il materiale messo a disposizione da Gravina tra cui una memoria e una serie di atti compresi dei bonifici. L’inchiesta nasce dalla denuncia di Crosetto, presentata alla fine di ottobre 2022, dopo che il quotidiano Domani aveva pubblicato articoli con informazioni molto precise e dettagliate sui patrimoni attribuiti a lui e all’azienda di cui era titolare prima di ricevere l’incarico di governo. Inizialmente l’indagine era condotta dalla Procura di Roma, perché lì era giunta la denuncia di Crosetto e perché lì si erano compiuti i reati ipotizzati. Sono stati i pubblici ministeri romani a individuare il tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano, come il responsabile delle interrogazioni al Sistema dell’Agenzia delle entrate da cui erano stati prelevati i dati pubblicati dal Domani.