Un acceso confronto ha animato la trasmissione “Otto e mezzo” su La7, condotta da Lilli Gruber, tra l’ex segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani e il direttore responsabile di “Libero”, Mario Sechi. Al centro del dibattito, i risultati delle ultime elezioni amministrative.
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Lilli Gruber ha aperto la discussione chiedendo a Bersani un commento sui positivi risultati ottenuti dal centrosinistra. L’ex ministro ha sottolineato che questa tornata elettorale, unita a quella per le europee, ha segnalato una significativa “ammaccatura” nella narrazione della destra, con un risveglio delle forze alternative.
Gruber ha incalzato chiedendo se il centrosinistra avesse realmente vinto le amministrative. Bersani ha risposto ironicamente citando un articolo di Sechi, che minimizzava i successi del centrosinistra, definendoli come eventi ciclici normali.
Mario Sechi, prontamente, ha spiegato la sua posizione, affermando che storicamente il centrosinistra tende a vincere le amministrative, mentre il centrodestra spesso sceglie candidati sbagliati per i Comuni. Questa è, secondo Sechi, una costante ciclica.
Bersani ha dissentito con forza, ricordando che nel 2019 il centrosinistra aveva iniziato a perdere tutte le sue roccaforti storiche, le cosiddette “Stalingrado d’Italia”. Sechi ha ribattuto che i cicli politici devono essere valutati su periodi lunghi e ha lamentato di essere continuamente interrotto non solo da Bersani, ma anche dagli altri ospiti presenti in studio: Monica Guerzoni del Corriere della Sera e Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano.
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