Nella puntata di ieri di “Otto e Mezzo” su La7, si è consumato un vivace confronto tra Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, e la conduttrice Lilli Gruber. Il tema centrale della discussione è stato la crisi delle democrazie e le sue cause, con Travaglio che ha sostenuto una posizione controcorrente rispetto al dibattito politico dominante. A fine articolo trovate il video
Le dichiarazioni di Travaglio
Travaglio ha affermato che non sono i sovranisti la causa della crisi delle democrazie, bensì i “buoni e sinceri democratici”. Ha criticato aspramente i leader politici di diversi Paesi occidentali, citando l’esempio di Emmanuel Macron in Francia. Secondo il giornalista, il presidente francese avrebbe ignorato i risultati elettorali, nominando un premier non rappresentativo delle scelte degli elettori. Travaglio ha evidenziato come questo atteggiamento, a suo parere, sia una minaccia per la democrazia più grave rispetto all’ascesa dei movimenti sovranisti.
Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha poi raccontato un episodio accaduto a Berlino, dove un bambino di 11 anni che sventolava una bandiera palestinese è stato caricato su un blindato dalla polizia tedesca. Travaglio ha usato questo esempio per sostenere che i metodi repressivi adottati in alcuni Paesi democratici non contribuiscono a rafforzare la democrazia, bensì a minarla.
Leggi anche
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
La replica di Lilli Gruber
Lilli Gruber non ha condiviso la visione di Travaglio, affermando che è sbagliato sostenere che i democratici abbiano abbandonato i principi fondanti della democrazia. La conduttrice ha ricordato i pericoli rappresentati dagli autocrati e dai movimenti estremisti in Europa, come Viktor Orbán in Ungheria e il partito neonazista Alternative für Deutschland in Germania.
Travaglio ha replicato chiedendosi se l’aumento del consenso per questi movimenti non sia in realtà una conseguenza delle politiche “belliciste e antisociali” portate avanti dai democratici, che investono in economia di guerra invece di sostenere politiche sociali. Secondo lui, non si può pensare che improvvisamente molte persone si siano convertite al nazismo, ma piuttosto che siano spinte verso questi movimenti dalle attuali politiche.
Il confronto tra Travaglio e Gruber ha messo in luce due visioni opposte sullo stato della democrazia in Europa e sulle sue cause. Da un lato, la critica severa di Travaglio ai leader democratici che, a suo dire, avrebbero perso di vista i valori fondamentali, dall’altro, l’allarme di Gruber contro l’avanzata delle forze autocratiche. Un dibattito che ha acceso gli animi e ha fatto discutere, dividendo il pubblico su una questione cruciale per il futuro dell’Europa.
Guardate il video dello scontro