Durante la seduta al Senato, M5S ha alzato cartelli contro Gasparri, ecco il motivo.
Anche oggi è successo di tutto al Senato. Si vota la manovra, c’è stata un’accesa protesta. Nel mirino del M5S finisce il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri, contro cui i pentastellati alzano cartelli con su scritto ‘Gasparri querelaci tutti”. Il riferimento è alle querele annunciate dal capogruppo di Forza Italia sul caso del suo incarico nella società Cyberealm. “Che bellezza, tanto non vi inquadrano”, ha ironizzato il presidente del Senato Ignazio La Russa, che poi aggiunto parole di censura per la protesta. “Credo che dopo tante belle parole ci sia stata una caduta di tono da parte del suo gruppo. Una grossa caduta di tono che mi sento di censurare”, ha detto rivolto al presidente del gruppo M5S, Stefano Patuanelli.
La protesta del M5S
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Ecco il comunicato di M5S. Dopo il salvataggio in Giunta per le elezioni di Maurizio Gasparri da parte della maggioranza, oggi i nostri senatori hanno messo in chiaro che la questione non finisce certo qui. Il suo tentativo di intimidirci con le denunce, solo per aver legittimamente espresso la nostra opinione sulla sua discutibile condotta è assolutamente intollerabile. Provi invece a dare una spiegazione sul perché ha omesso di dichiarare il suo ruolo di presidente in una società che si occupa di cybersicurezza. Ieri ci siamo trovati di fronte ad un precedente gravissimo per le nostre istituzioni e per l’assetto della democrazia. La maggioranza ha messo nero su bianco che un parlamentare in carica può fare contemporaneamente il lobbista. In nessun Paese al mondo questo sarebbe tollerato, ma nell’Italia governata da Giorgia Meloni cade ogni decenza. Noi andremo comunque avanti e Gasparri se vuole ci denunci tutti, non abbiamo paura di lui.