Sommi shock: “Il Gov. Meloni e la Farsa del Centro in Albania: Sbarchi Raddoppiati e Propaganda – IL VIDEO

Negli ultimi due anni, il Governo Meloni ha ripetutamente promesso di ridurre drasticamente gli sbarchi di migranti, ma i dati raccontano una storia ben diversa. Nonostante le parole rassicuranti e le politiche annunciate, gli arrivi sulle coste italiane sono addirittura raddoppiati. Di fronte a una situazione sempre più difficile da gestire, il governo ha presentato l’apertura del centro di accoglienza in Albania come una soluzione innovativa. Tuttavia, le critiche piovute da diverse parti dell’opposizione e dagli esperti del settore migratorio sollevano dubbi seri sulla reale efficacia di questa scelta. È davvero una soluzione al problema o solo una manovra propagandistica per mascherare il fallimento?

Ieri sera, durante la trasmissione “4 di sera” su Rete 4, condotta da Paolo Del Debbio, il giornalista Luca Sommi ha smascherato quella che ha definito una “figuraccia” del governo. “Il governo sulla questione Albania ha fatto una grande figuraccia,” ha dichiarato senza mezzi termini, denunciando la palese inefficacia della decisione di trasferire i migranti in un hub albanese. Sommi ha evidenziato come, mentre migliaia di migranti continuano a sbarcare ogni giorno sulle coste italiane, l’esecutivo ha impiegato una nave di 80 metri, con 64 marinai a bordo, per trasferire appena 16 persone in Albania. Un’operazione costosa e di scarsa rilevanza pratica, che secondo il giornalista evidenzia la mancanza di un vero piano per affrontare la questione migratoria.

Le critiche di Sommi non si sono limitate alla questione numerica o logistica. Ha sollevato anche il tema dei costi, una questione che ha sollevato non pochi interrogativi sulla gestione dei fondi pubblici. L’accordo con l’Albania, che dovrebbe costare tra i 700 e gli 800 milioni di euro, sembra rappresentare un dispendio ingente e poco giustificato, soprattutto se si considera che in Italia vi sono numerosi centri di accoglienza chiusi che potrebbero essere ristrutturati e riaperti con un investimento molto inferiore. “Ha fatto bene l’opposizione a sollevare la questione alla Corte dei Conti,” ha aggiunto Sommi, denunciando l’inadeguatezza delle scelte del governo e mettendo in dubbio la capacità dell’esecutivo di amministrare efficacemente le risorse pubbliche.

La vicenda dell’hub albanese è emblematica di una politica migratoria che appare sempre più basata su iniziative di facciata piuttosto che su soluzioni concrete e sostenibili. Non è un caso, infatti, che il trasferimento dei 16 migranti in Albania sia stato subito bloccato dal tribunale di Roma, il quale ha ritenuto di non convalidare l’operazione. La reazione del governo a questa decisione è stata quella di approvare in tutta fretta un decreto-legge in Consiglio dei ministri, con l’obiettivo di stilare un elenco di “Paesi sicuri” e sottrarre alla magistratura il compito di stabilire caso per caso dove i migranti possano essere trasferiti. Un tentativo di forzare la mano della giustizia, che rischia di aggravare ulteriormente il conflitto tra esecutivo e magistratura.

Secondo molti critici, la scelta di esternalizzare la gestione dei migranti in Albania sembra avere come principale obiettivo la propaganda politica. L’intenzione di dimostrare che il governo sta “mandando i migranti fuori dall’Italia” appare infatti più importante della risoluzione effettiva della crisi migratoria. Sommi ha spiegato come la narrativa dell’hub albanese sia stata utilizzata per distogliere l’attenzione dall’inefficacia delle misure adottate finora: “Si è detto di farla in Albania perché così si fa propaganda, dicendo che li mandiamo laggiù. Non ha funzionato,” ha affermato, sottolineando come la mossa si sia rivelata un boomerang per il governo.

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In un contesto in cui gli sbarchi sono in aumento e le soluzioni proposte dal governo si dimostrano sempre più deboli, la questione del centro di accoglienza in Albania rischia di diventare l’emblema di un fallimento politico. L’esecutivo si trova così a dover difendere una scelta contestata e a gestire una crisi che sta mettendo a nudo l’incapacità di adottare misure efficaci e sostenibili.

Le parole di Sommi a “4 di sera” riflettono il sentimento di molti italiani che, di fronte alla crescente emergenza migratoria, non si accontentano più di iniziative superficiali e chiedono soluzioni reali. L’hub in Albania rappresenta forse l’esempio più lampante di una politica basata più sull’immagine che sulla sostanza, e l’opposizione è determinata a non lasciar passare sotto silenzio quello che appare sempre più come un bluff politico ai danni dei cittadini e dei migranti stessi.

Nel frattempo, i costi della gestione migratoria continuano a crescere, senza che vi sia un chiaro piano di azione che risponda alle esigenze del Paese. Se il Governo Meloni vuole dimostrare la propria capacità di governare e di risolvere le crisi, dovrà andare oltre la propaganda e affrontare le questioni di fondo con proposte serie e attuabili. Altrimenti, il rischio è che la gestione dell’hub in Albania venga ricordata come una delle più grandi “figuracce” della sua amministrazione.
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