Sondaggi, all’opposizione cresce solo un partito: ecco come cambia lo scenario politico

Tornano come ogni venerdì i nostri consueti sondaggi del fine settimana. Partiamo dal sondaggio Youtrend mostrato da Lorenzo Pregliasco durante l’ultima puntata de L’Aria che tira Estate. Nei numeri snocciolati in collegamento con L’Aria Che Tira su La7, Fratelli d’Italia vanta ancora il primo posto. “FdI è poco sotto il 30 per cento, al 29. Un pochettino sopra al dato delle Politiche del 25 settembre, per il resto gli altri partiti sono in linea”. Insomma, da quando Giorgia Meloni è premier non solo il suo partito non ha perso consensi, anzi, ne ha guadagnati di nuovi. A seguire – nella supermedia di venerdì 11 agosto – il Pd che segna il 20,1 per cento e il Movimento 5 Stelle al 16.

“La situazione assomiglia molto al risultato delle Politiche con una piccola variazione di Forza Italia”. Preceduti dalla Lega (che raggiunge il 9,2 per cento), gli azzurri scendono al 7,4 per cento. “Cala anche il Terzo Polo – prosegue Pregliasco – che dopo la divisione tra Carlo Calenda e Matteo Renzi viene considerato diversamente”. E infatti Azione si piazza al 3,7 mentre Italia Viva al 2,9. Tra i partiti minori anche Verdi/Sinistra italiana (3,2), +Europa (2,3) e Italexit (1,9).

“Il quadro è cristallizzato perché per l’opinione pubblica non ci sono stati degli stravolgimenti, nonostante le tante cose successe, tali da cambiare in modo netto l’orientamento di voto”. Il risultato? “Questo è uno scenario che sorride al centrodestra. Finché il quadro rimane questo, è chiaro che la coalizione al governo è nettamente favorita”. E questo vale anche per le amministrative.

Passiamo all’ultimo sondaggio politico elaborato da Lab 21.01 per Affari italiani. Tutti i partiti della maggioranza guadagnano consensi. Su Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e anche Noi moderati. Al contrario, tutto il centrosinistra perde leggermente terreno, mentre tra le opposizioni l’unico schieramento a crescere è il Movimento 5 Stelle.

Fratelli d’Italia va al 29,4%, facendo registrare un +0,3% rispetto alla scorsa rilevazione. E, come detto, Giorgia Meloni è accompagnata anche dagli alleati. La Lega vede un balzo dello 0,6% e sale in doppia cifra: 10,2%. Forza Italia con il 7,6% è più indietro, ma resta in linea con il risultato ottenuto alle scorse elezioni politiche, nel settembre del 2022.

Con Noi moderati (0,7%, +0,2%) si chiude la coalizione di centrodestra. Dall’ultimo sondaggio, la maggioranza ha guadagnato l’1,2% dei consensi ed è salita al 47,6%. Alle ultime elezioni era arrivata al 44%. Negli ultimi mesi, la crescita è stata soprattutto di Fratelli d’Italia, anche se un contributo in parte è venuto anche dalla Lega.

Il Partito democratico scende al 20,2%, con leggero passo indietro: -0,1%. Dopo le prime settimane della gestione di Elly Schlein, quando l’entusiasmo aveva portato il partito dal 16% al 20% nella maggior parte dei sondaggi, la crescita si è fermata. Per ora, la segretaria e il resto del partito non sembrano aver trovato il modo di continuare a raccogliere consensi e chiudere il distacco con Fratelli d’Italia.

Il Movimento 5 stelle cresce in modo deciso, invece: +0,7%, va al 15,8%. Si tratta di un risultato non molto lontano da quello delle scorse elezioni. Prima dell’elezione di Schlein, il M5s aveva vissuto un periodo di crescita costante ed era arrivato a insidiare il posto di primo partito dell’opposizione, nei sondaggi. Negli ultimi mesi, il suo ruolo e i suoi numeri sembrano essersi stabilizzati.

Tra gli altri partiti, c’è un calo per Azione (3,9%, -0,3%) e Italia viva (2,7%, -0,1%). I due partiti di Carlo Calenda e Matteo Renzi, rispettivamente, stanno attraversando in questi giorni una nuova rottura che rende ancora più distante la possibilità di una nuova alleanza, come alle ultime elezioni. Insieme, i due raccoglierebbero oggi poco meno del 7%.

Ci sono poi gli altri schieramenti del centrosinistra. L’Alleanza Verdi-Sinistra scende al 3,4% dal 3,6%, mentre +Europa è al 2,6% (-0,1%). Il centrosinistra nel suo complesso raccoglie il 26,2%, che ipoteticamente sommato al 15,8% del Movimento 5 stelle porterebbe al 42%. Aggiungendo anche i voti di Italia viva e Azione, poi, la super-coalizione (oggi molto improbabile) raccoglierebbe il 47,3%. A pochi punti percentuali dal centrodestra.

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