Nel consueto appuntamento del lunedì, il sondaggio Swg per La7 mostra un quadro politico sostanzialmente stabile rispetto alla scorsa settimana. Il centro-destra, nonostante lievi variazioni, mantiene un equilibrio: Fratelli d’Italia rimane il primo partito con il 30,1%, registrando una leggera flessione dello 0,2%. Forza Italia, con un incremento dello 0,1%, supera la Lega (8,5% contro 8,2%), confermando il proprio sorpasso.
Sul fronte del centro-sinistra, il Partito Democratico perde un altro 0,2%, scendendo al 22,6%, mentre il Movimento 5 Stelle rimane stabile all’11,7%. Verdi e Sinistra guadagnano uno 0,1%, attestandosi al 7,1%.
Per quanto riguarda i partiti minori, Azione cresce leggermente al 3,1%, superando Italia Viva (2,7%), mentre +Europa perde uno 0,2%, scendendo all’1,5%. Altri partiti, come Sud Chiama Nord e Noi Moderati, rimangono ancorati all’1% e non raggiungono la soglia di sbarramento.
Riepilogo dei dati principali:
Fratelli d’Italia: 30,1% (-0,2)
Partito Democratico: 22,6% (-0,2)
Movimento 5 Stelle: 11,7% (=)
Forza Italia: 8,5% (+0,1)
Lega: 8,2% (+0,1)
Verdi e Sinistra: 7,1% (+0,1)
Azione: 3,1% (+0,1)
Italia Viva: 2,7% (+0,1)
+Europa: 1,5% (-0,2)
Sud Chiama Nord: 1,0% (=)
Noi Moderati: 1,0% (=)
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Il quadro complessivo evidenzia una situazione politica ancora molto frammentata, con il centro-destra che mantiene una solida posizione dominante, mentre il centro-sinistra e i partiti minori faticano a trovare slancio.
Il sondaggio del 23 settembre mostra un panorama politico italiano che, sebbene stabile in apparenza, rivela alcune dinamiche interessanti. La costanza di Fratelli d’Italia, pur con una lieve flessione, conferma la forza del partito di Giorgia Meloni come principale forza di governo, nonostante le recenti turbolenze politiche e sociali. Il calo del Partito Democratico, seppur contenuto, suggerisce difficoltà nel recuperare consensi, specialmente in un momento storico in cui l’elettorato cerca alternative concrete e proposte chiare per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese.
D’altro canto, il Movimento 5 Stelle si conferma stabile, ma la mancanza di crescita potrebbe indicare un esaurimento del suo potenziale attrattivo, soprattutto tra coloro che lo avevano sostenuto in passato come movimento anti-sistema. Forza Italia e Lega continuano a competere per il terzo posto nella coalizione di centro-destra, con Forza Italia che riesce a mantenere un lieve vantaggio grazie a una strategia di comunicazione più moderata e centrata su temi europeisti ed economici.
L’andamento dei partiti minori riflette un quadro di grande frammentazione. Azione e Italia Viva, pur guadagnando lievemente, faticano a emergere come reali alternative, mentre +Europa, con il suo calo, conferma la difficoltà a posizionarsi come rappresentante dell’elettorato liberale e europeista. Altri movimenti, come Sud Chiama Nord e Noi Moderati, restano ancorati a percentuali marginali, lontani dalla soglia di sbarramento e con scarse prospettive di influenzare il panorama politico nazionale.
In conclusione, questo sondaggio conferma la solidità del centro-destra, che però deve fare i conti con una concorrenza interna che potrebbe diventare più acuta. Il centro-sinistra, invece, sembra bloccato in una fase di stallo, incapace di proporre una visione unitaria e attrattiva per l’elettorato, mentre i partiti minori non riescono a rompere il muro della marginalità. La situazione rimane dunque fluida e aperta a possibili cambiamenti, soprattutto in vista delle future sfide politiche e delle elezioni amministrative che potrebbero rimescolare le carte e ridefinire gli equilibri attuali.