Tornano prepotenti i nostri sondaggi del venerdì, con la consueta Supermedia Youtrend ma non solo. Ecco come sta cambiando lo scenario politico in Italia dopo le ultime vicissitudini. Secondo la Supermedia, c’è stato un piccolo balzo della Lega. Il partito di Matteo Salvini (9,4 per cento) conferma il trend in crescita degli ultimi giorni. Lo fa a scapito di Forza Italia che, dopo la risalita provocata dall’ondata emotiva della morte di Silvio Berlusconi, continua la discesa fermandosi al 7,6 per cento, due decimali in meno rispetto a due settimane fa. Un calo comunque meno consistente rispetto a quello registrato da Fratelli d’Italia, che perde lo 0,3 ma rimane saldamente al primo posto con il 28,8 per cento. Nel complesso la coalizione di centrodestra perde uno 0,1. Stabili i partiti di centrosinistra: Il Pd perde un decimale, mentre M5s e Azione crescono dello 0,1.
SUPERMEDIA LISTE
FDI 28,8% (-0,3)
PD 20,1 (-0,1)
M5S 15,8 (+0,1)
Lega 9,4 (+0,6)
Forza Italia 7,6 (-0,2)
Azione 3,7 (+0,1)
Verdi/Sinistra 3,2 (+0,1)
Italia Viva 3,0 (=)
+Europa 2,4 (+0,3)
Italexit 1,9 (+0,1)
Unione Popolare 1,7 (+0,2)
Noi Moderati 0,7 (-0,2)
SUPERMEDIA COALIZIONI
Centrodestra 46,5 (-0,1)
Centrosinistra 25,7 (+0,2)
M5S 15,8 (+0,1)
Terzo Polo 6,7 (+0,1)
Italexit 1,9 (+0,1)
Altri 3,4 (-0,4)
NB: le variazioni tra parentesi indicano lo scostamento rispetto alla Supermedia di due settimane fa (6 luglio 2023) NOTA: La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 6 al 19 luglio, è stata effettuata il giorno 20 luglio sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati.
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I sondaggi sul salario minimo
Altro sondaggio interessante è quello fatto da Euromedia Research di Alessandra Ghisleri. La proposta di legge presentata dalle opposizioni sul cosiddetto “salario minimo” risulta condivisa dal 71,5% degli italiani. In altre parole due italiani su tre sono a favore.
L’analisi del sondaggio evidenzia alcune sfumature in cui, tra coloro che approvano senza riserva l’intenzione, si distingue un 25,6% che sicuramente trova corretta la proposta solo se unita a incentivi alle imprese; in questa screziatura si ritrovano la maggior parte dei sostenitori dei partiti della maggioranza di governo.
E, dato ancora più clamoroso, tra coloro che si sono dichiarati a favore del progetto, 7 su 10 sono convinti che si parli di una cifra netta sul peso della tassazione. Dai dati Inps pubblicati lo scorso 10 luglio risulta che, se non si conteggiano il Trattamento di fine rapporto (Tfr) e la tredicesima, i lavoratori interessati sarebbero 4,6 milioni, mentre calcolando tutti i vantaggi dell’assunzione coloro che ne godrebbero sarebbero 1,9 milioni.
In questo momento il tema dell’inflazione e del caro vita è sempre in cima alla graduatoria delle priorità della gente, ed è particolarmente sentito dai più giovani (59%, +4% rispetto al dato del totale campione).
Nelle rilevazioni demoscopiche realizzate tra i lavoratori emerge – non raramente – tra le risposte che l’atteggiamento e la condotta del datore di lavoro appare più come una concessione che un diritto; e alcuni scandali portati sulle testate dei principali media nazionali ne sottolineano l’accadere. Tuttavia, a oggi nelle intenzioni di voto non si registrano grandi differenze per i partiti rispetto alla scorsa settimana; questo tema non ha ancora inciso, le variazioni rilevate infatti sono nell’ordine di frazioni di decimale: centrodestra al 45%, opposizione al 25,3%. Salgono Pd e Movimento 5 Stelle, cala Fdi.