Sondaggi politici: Fratelli dati incredibili, ecco chi sale e chi scende fra i partiti. E sul Terzo Polo…

Il dato che emerge dalle ultime rilevazioni Tecné-Dire è che Fratelli d’Italia ha raggiunto la soglia del 30% delle preferenze. Il partito di Giorgia Meloni quindi si conferma primo partito in Italia. Il PD, al contrario, perde terreno, così come il Movimento 5 Stelle. Lega e Forza Italia variano di poco i loro consensi, mentre nel Terzo polo continua la rincorsa di Italia viva su Azione. Ecco i sondaggi realizzati da Tecnè per l’agenzia Dire, tra il 31 maggio e il 1 giugno.

Fratelli d’Italia è al 30%, come detto. Cresce dello 0,3% rispetto all’ultima rilevazione, una settimana fa, e raggiunge una cifra simbolica ma significativa. Si conferma, così, che la luna di miele tra il governo di Giorgia Meloni e la popolazione italiana non è vicina al termine. Nel resto del centrodestra i risultati sono meno entusiasmanti. Forza Italia arriva all’8,3% con un +0,1%, confermando sostanzialmente i consensi ottenuti alle scorse elezioni politiche, a settembre 2022. Al contrario, per la Lega (8,9%) c’è un lieve calo: -0,1% rispetto alla settimana precedente. Si tratta anche in questo caso di un dato in linea con quello delle ultime elezioni: negli ultimi otto mesi, l’unico partito della maggioranza che ha aumentato il suo numero di voti è quello della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Fratelli d'Italia raggiunge il 30%

Se Fratelli d’Italia ottiene un risultato simbolico importante con il 30%, il Partito democratico con il 19,8% (-0,2%) scende al di sotto di un’altra soglia, quella del 20%. Nelle rilevazioni Tecnè-Dire, il Pd era arrivato al 20% solo la settimana scorsa (con un +0,2%), mentre pochi giorni dopo si è registrata un’inversione di tendenza. Al momento il Partito democratico guidato da Elly Schlein fa comunque registrare un risultato migliore rispetto alle ultime elezioni, quando si fermò al 19%.

Sul fronte dell’opposizione il Movimento 5 stelle scende al 15,4%. Il M5s perde lo 0,1% in una settimana e si conferma stabile attorno alla quantità di voti ottenuta alle elezioni di settembre. Nei mesi successivi al voto il Movimento di Giuseppe Conte era riuscito in una scalata dei consensi, sfiorando il 20% e superando il Pd, ma dopo l’elezione di Elly Schlein alla segreteria dem il M5s non è riuscito a mantenere il ruolo di guida nella ‘agenda progressista’.

Il Terzo polo ormai da diverse settimane viene considerato diviso nei sondaggi: da una parte Carlo Calenda, dall’altra Matteo Renzi. Se inizialmente Calenda aveva un vantaggio, però, progressivamente Italia Viva (3%, con un +0,2%) sta guadagnando terreno su Azione (4,2%, con un -0,1%). Al momento si parla di una differenza ancora relativamente importante, ma il trend sembra favorire la rimonta dei renziani.

Infine, i partiti che completano il centrosinistra insieme al Pd. L’Alleanza Verdi-Sinistra con il 3,1% (+0,2%) torna al di sopra della soglia di sbarramento. Va meno bene a +Europa, con il 2,2% (-0,1%) e decisamente lontana dal livello che permetterebbe, in un’ipotetica elezione, di eleggere dei parlamentari.

Passiamo all’ultimo sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli: qui per la prima volta Italia Viva ribalta gli equilibri nel Terzo Polo, ormai deflagrato al netto di (improbabili) sorprese, rispetto agli ex alleati di Azione. Rispetto a 30 giorni fa, infatti, il partito di Matteo Renzi è passato dal 2,2 al 3,4%, superando così quello guidato da Carlo Calenda che dal 4,5% è scivolato al 3,1 attuale. Un sorpasso in piena regola in base ai dati riportati da Libero, che si inserisce nella partita delle prossime elezioni europee fissate per il giugno 2024.

L’ex premier, tra l’altro unico invitato italiano insieme alla moglie Agnese al matrimonio reale del principe ereditario di Giordania Hussein, in un’intervista al Giornale è tornato a sparare a zero contro il Pd e la sue segretaria Elly Schlein: “Funziona per vincere le primarie, ma – come sempre – chi rappresenta la sinistra massimalista entusiasma la curva degli ultras e poi perde tutte le elezioni, anche quelle condominiali. L’alternativa a Meloni o sarà riformista o non sarà”, afferma Renzi che vede per i dem “l’epilogo greco”, ossia “l’irrilevanza della sinistra. Guardi cosa è successo ieri all’Europarlamento, col Pd spaccato in tre sull’Ucraina: se sulla politica estera hai tre linee, significa che non sei più un partito. E nei prossimi mesi diventerà più chiaro”.

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