Del mercato del lavoro e degli stipendi degli italiani ci sentite raccontare quotidianamente nei nostri articoli. Quest’oggi vogliamo commentare insieme a voi un interessante sondaggio di Youtrend che riguarda la percezione che gli italiani hanno dei propri stipendi. Ecco tutti i numeri del difficile rapporto fra i cittadini e il mercato del lavoro in Italia.
ULTIM’ORA – Arriva l’annuncio di Giuseppe Conte su costituente. “Abbiamo raggiunto…” – VITTORIA?!
“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Il primo dato che balza subito all’occhio riguarda il perché in Italia non si trovano lavoratori, per le aziende. La maggioranza degli intervistati ha risposto che “gli stipendi sono troppo bassi” (circa il 50%, di cui il 59% sono laureati e il 57% hanno un’età compresa fra i 18 e i 34 anni). Abbiamo poi come risposta “al lavoro vengono preferiti sussidi e il Reddito di Cittadinanza (19%, con il 14% laureati e il 12% fra i 18 e i 34 anni). Segue “mancano persone con le professionalità richieste dal mercato (16%, di cui 17% laureati e 17% fra 18 e 34 anni). Ancora “i giovani non vogliono fare determinati lavori (12% degli intervistati, 6% laureati e ben 9% fra i 18 e i 34 anni). Il 3% risponde “non so”.
La domanda successiva del sondaggio recita: “Secondo lei qual è la cifra minima che deve avere uno stipendio mensile per essere definito “buono” per un giovane al suo primo impiego? Ebbene, il 39% degli intervistati ha risposto tra i 1200 e i 1500 euro, il 29% tra i 1000 e i 1200 euro, il 14% oltre i 1500 euro e il 12% tra gli 800 e i 1000 euro. Appena il 3% dice meno di 800 euro.
Abbiamo poi un’altra domanda: “Se lei fosse un giovane al suo primo impiego, accetterebbe 1200 euro netti al mese per un impiego manuale di 8 ore al giorno?” Ebbene, la maggioranza ha risposto “sicuramente o probabilmente sì” (87%), mentre il restante 11% “sicuramente o probabilmente no”. Interessante il dato dei giovani fra 18 e 34 anni, particolarmente basso: solo il 77% accetterebbe, mentre il 19% no.
Il sondaggio continua con: “Lei ritiene di guadagnare una cifra equa rispetto alla sua posizione lavorativa?” Il 59% risponde “no, è più bassa”, il 28% “sì”. Di questi, però, il 62% dei diplomati ha risposto “no”, mentre il 34% di quelli con licenza media hanno risposto “sì”.
Domanda successiva recita: “Il governo Meloni sta preparando una riforma per tagliare l’indennità di disoccupazione e restringere l’accesso al Reddito di Cittadinanza. Secondo lei questa è una strada efficace per affrontare il problema della disoccupazione?” Il totale degli elettori dice “sì” (52%) e “no” (42%). Tra gli elettori di Fratelli d’Italia ben il 77% ritiene che sia una strada efficace per risolvere il problema della disoccupazione, mentre fra i grillini spicca il 67% dei “no” alla riforma Meloni.
Non poteva mancare la domanda sul fatto che “gli stranieri rubano il lavoro agli italiani”. Non secondo chi vota PD ed M5S, dato che gli elettori dem rispondono “assolutamente o tendenzialmente falso” (77%) mentre tra i pentastellati il 60%. Il totale, comunque dice che il 48% non ritiene che gli stranieri rubino il lavoro che gli italiani non vogliono fare.
Chiudiamo il sondaggio con una domanda che riguarda i sindacati: “Secondo lei oggi i sindacati quanto riescono a influenzare il governo in termini di politiche sul lavoro e di tutela dei diritti dei lavoratori in generale?” Per il 75% degli elettori “poco o per nulla”, mentre il 17% dice “molto o abbastanza”. Qui gli elettori del M5S dicono “poco o per nulla” con l’84%, mentre il 18% di quelli di Fratelli d’Italia dicono “molto o abbastanza”.