Stanziati i primi fondi del Recovery Fund. Il commento della delegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles

L’efficienza energetica rappresenta una delle più importanti leve del processo di transizione energetica, insieme alla promozione delle fonti rinnovabili. Così la Commissione europea è intervenuta a Bruxelles dove ha dichiarato “i vantaggi di una quota maggiore di energie rinnovabili, ma non vogliamo creare un sistema in cui saranno in funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.

Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo scrive in una nota: “Siamo ampiamente soddisfatti. La proposta di direttiva sull’efficientamento energetico, votata oggi dalla Commissione Industria del Parlamento europeo, prevede sia ampie deroghe per gli Stati membri che la richiesta di un nuovo Recovery Fund. L’articolo 9 paragrafo 7 del testo chiede infatti la creazione di un fondo dedicato, chiamato Energy Performance Renovation Fund, che andrebbe a sostenere gli sforzi degli Stati membri per centrare gli obiettivi europei, come chiedeva il Movimento 5 Stelle. Esistono già una serie di fondi per finanziare le ristrutturazioni, compresi quelli di coesione, il Recovery Fund e il Fondo sociale per il clima, ma per rendere la transizione sostenibile davvero equa per tutti, i governi devono avere maggiori risorse a disposizione. Ringraziamo il relatore dei Verdi europei Ciarán Cuffe per il lavoro svolto”.

“Chi ha letto e studiato questa proposta di direttiva non può che trovarla condivisibile. La nuova classe G coprirà il 15% degli edifici italiani e non il 40% come erroneamente dicevano alcuni esponenti della destra. Vengono inoltre stabilite scadenze diverse per i diversi tipi di edifici e gli Stati membri possono esentare dai requisiti di ristrutturazione anche gli edifici storici, quelli protetti, i monolocali, le case per le vacanze e quelle meno utilizzate. Chi come la destra italiana in maniera ideologica e pregiudiziale è schierata contro questo provvedimento rischia di sprecare una enorme opportunità di crescita economica per il nostro Paese. Come dimostrato con il Super bonus, la ristrutturazione edilizia degli immobili porta occupazione, gettito fiscale, un risparmio in bolletta per le famiglie e riduce sensibilmente l’inquinamento prodotto. Come si può votare contro a tutto questo?”, conclude Beghin.

 

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