Ne avevamo già parlato nei giorni scorsi in un altro articolo. Dopo le polemiche per l’sms con cui l’Inps ha comunicato a 169mila famiglie che percepivano il reddito di cittadinanza che da agosto ci sarebbe stato lo stop al sussidio, Fratelli d’Italia propone una commissione d’inchiesta su Tridico per presunte irregolarità legate al Reddito di cittadinanza. Roba da matti! Ma vediamo cosa è accaduto nel dettaglio.
“Chiederemo al nuovo commissario dell’Inps ulteriori verifiche per scoprire ancora chi non aveva alcun diritto a percepire il reddito di cittadinanza. Dico di più: credo, lo dico a nome del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, che sia necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico proprio per non avere consapevolmente attivato i controlli. A questo punto si comprende anche quale fu il motivo: per non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti” ha detto il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
La reazione del leader del M5S, Giuseppe Conte: “Meloni è passata da promettere 1000 euro con un click a tutti a lasciare senza un euro 169mila famiglie con un sms dell’Inps. Invece di provare imbarazzo da Fratelli d’Italia attaccano Pasquale Tridico, l’ex presidente dell’Inps, che ha fatto un lavoro immane in pandemia mentre Meloni e soci distribuivano facili slogan per infiammare il Paese. Ora chiedono anche un’altra commissione d’inchiesta contro Tridico e il Rdc. Una commissione ad personam per punirlo per aver osato difendere il reddito di cittadinanza e aver criticato la ridicola card di Giorgia Meloni”, ha scritto Conte su Facebook.
“Mattarella nei giorni scorsi ha ammonito sull’uso distorto delle commissioni parlamentari. E Fratelli d’Italia, anziché pensare a risolvere il problema di 169mila famiglie disperate, ancora oggi è impegnata a minacciare l’opposizione a colpi di commissioni di inchiesta. Forti dei loro numeri. Sono reazioni gravi, che respingiamo fermamente. Non riusciranno a intimidirci con il loro tentativo di bullismo istituzionale”.
“Non ho niente da temere”, ha reagito così l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico alla Stampa in merito alla proposta di Fratelli d’Italia di istituire una commissione d’inchiesta sui mancati controlli al Reddito di cittadinanza. “C’è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima”. Il sussidio “è stata la misura più controllata di sempre”, ha affermato. “I controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa tre milioni di domande tra il 2019 al 2022, per un valore di 11 miliardi di euro”. Per Tridico il contrasto alla povertà non riguarda solo anziani, disabili e minori, a cui resta la misura, “ma i poveri, compresi alcuni lavoratori”.
“C’è una condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura”, ha aggiunto. Gli “extraprofitti contribuiscono all’inflazione, eppure arriva la moratoria. Poi si premiano gli evasori, consentendo dei condoni di fatto. Nelle stesse ore si toglie il reddito di cittadinanza a 200 mila persone. È una politica di classe che contrasta con i principi di uguaglianza della nostra Costituzione”. Elementi che esprimono, per l’ex presidente dell’Inps, la “natura di questo governo: forte con i deboli e deboli con i forti”. Il salario minimo “è necessario – ha aggiunto Tridico -. La contrattazione non è più efficace come in passato”.