Strage di Genova, Toninelli: “Mi hanno fatto fuori da ministro perché…” Poi il commento a Di Battista

Nei giorni scorsi la trasmissione Report ha fatto un altro grande servizio d’inchiesta sulla tragedia del Ponte Morandi a Genova. Come ben ricorderete, il 14 agosto del 2018 si verificò una strage nel capoluogo ligure e all’epoca c’era Danilo Toninelli come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Fu lui, insieme a Conte e ai 5 Stelle, a battersi di più per la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton. Adesso finalmente si scopre la verità sulla mancata revoca della concessione e su ciò che è accaduto negli anni a venire.

Toninelli ha pubblicato un estratto dell’inchiesta di Report corredato da queste parole: “Il servizio di Report ha confermato la verità dei fatti: il mio percorso da ministro è finito perché ho lottato contro i concessionari autostradali. E quando sono andato via, lo stesso giorno, Atlantia è schizzata in borsa guadagnando oltre un miliardo.

In questa battaglia avevamo contro tutti, dai partiti politici, ai presidenti di regione, ai nostri stessi ministri. E nel momento decisivo a qualcuno è purtroppo mancato il coraggio.

Il resto è storia.

Una storia raccontata magistralmente dal giornalismo d’inchiesta di Report” si legge nel post di Toninelli.

Subito dopo anche Alessandro Di Battista è intervenuto sull’argomento, pubblicando sui suoi social il video della puntata di Report corredato da questa didascalia: “Questo meraviglioso pezzo di giornalismo sulla strage di Genova firmato Report fa venire la pelle d’oca. Pelle d’oca per quello che è stato (tra l’altro è stato soprattutto l’accordo con il Pd a cancellare la possibilità di revoca delle concessioni autostradali, posto che anche Salvini è stato dannatamente pavido. Ora capite perché io non voglio avere nulla a che fare con il PD) e su quello che potrebbe accadere. Guardatelo. Intercettazioni allucinanti, intercettazioni che se dovesse passare la riforma Nordio non potremmo ascoltare più. Che schifo. E poi dividendi faraonici per i Benetton, responsabilità imprenditoriali e morali. Altra cosa. Al di là di un mucchio di cose che si conoscono su Berlusconi vorrei segnalare a coloro che lo reputano uno statista l’accordo che il suo governo sottoscrisse con i Benetton nel 2008”.

E poi ancora: “Un accordo che ha prolungato la concessione autostradale al gruppo Benetton inserendo una clausola che rendeva difficilissima (ma non impossibile come sosteneva il Ministro Toninelli) la revoca. E poi questo servizio ci consente di capire quanto Danilo Toninelli sia stato coraggioso. Un Ministro con la M maiuscola. Perbene, trasportato da nobili sentimenti e dall’amor per la giustizia e per l’interesse generale. Nel momento di massimo attacco contro di lui l’ho definito uno dei migliori ministri in assoluto. Sono fiero di averlo sempre sostenuto. A tutti consiglio di riflettere sul massacro mediatico che ha subito. Semplici lapsus (che capitano a tutti anche al santo Draghi) spiattellati a reti unificate per far credere al popoluccio che fosse impreparato. Balle, era solo coraggioso e si stava mettendo di traverso davanti al potere che conta, quello finanziario. Vi consiglio vivamente di vedere questo meraviglioso e drammatico servizio. Buona visione!” scrive Dibba nel post.

Toninelli ha deciso di ringraziare l’ex collega del M5S con un commento come: “Grazie Alessandro Di Battista Massima stima per te”. Evidentemente c’è ancora un bel legame di affetto che lega i due ex esponenti del Movimento 5 Stelle.

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