Strage Mestre, Luca Sommi attacca Salvini: “Non ha cognizione di…” IL VIDEO

Intervenuto in diretta a Tagadà, su La7, il giornalista e conduttore televisivo Luca Sommi ha fatto il punto su quanto è accaduto a Mestre. Un pullman di linea, infatti, si è schianatato dopo un volo di 10 metri da un cavalcavia uccidendo 21 persone. La giornalista fa notare a Sommi che “Salvini dice che le batterie elettriche prendono fuoco più velocemente di altre forme di alimentazione”. Sommi risponde così: “Di fronte ad una tragedia dove gli inquirenti hanno aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo, dove non si sa ancora nulla delle cause, cercheranno con successo di stabilire la verità. È vero che in Italia alla manutenzione si preferisce l’inaugurazione, come si diceva una volta, però il fatto che un ministro della Repubblica se ne esca dicendo ‘qualcuno mi ha detto che le batterie elettriche fanno più danni del metano’, ecco veramente siamo quasi al paradosso, siamo al folklore, quindi eviterei ogni commento e inviterei il ministro a parlare quando avrà cognizione delle cose che sono successe” ha concluso Sommi.

L’incidente avvenuto a Mestre, in cui un autobus è caduto da un cavalcavia causando la morte di 21 persone, ha scatenato un acceso dibattito sulle cause dell’incidente. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha affermato che il problema non risiede nei guardrail del cavalcavia, ma piuttosto nell’alimentazione elettrica dell’autobus. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso, e le dichiarazioni del politico hanno sollevato interrogativi sulla tempestività delle sue conclusioni.

I dettagli dell’inchiesta finora indicano che l’impatto dell’autobus è avvenuto prima della rottura del guardrail e della sua caduta. Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha specificato che l’autobus si è avvicinato al guardrail per circa cinquanta metri, prima di effettuare una manovra che ha portato alla caduta. Quanto alle cause dell’incendio, rimangono dubbi: “Non risulta che ci sia stato un incendio nel senso tecnico del termine”, ha affermato il procuratore Cherchi, aggiungendo che stanno conducendo accertamenti sulla fuoriuscita di gas dalle batterie dell’autobus.

Le affermazioni di Salvini sull’incendio legato alle batterie elettriche hanno sollevato interrogativi, poiché le statistiche globali suggeriscono il contrario. In uno studio condotto da Auto Insurance EZ, sono stati comparati dati sulle vendite e sugli incidenti di auto elettriche rispetto a quelle a benzina. Il risultato è stato chiaro: il rischio di incendio per le auto elettriche è stato di 25,1 casi ogni 100.000 veicoli venduti, mentre per le auto a benzina è stato di 1.529,9 casi per 100.000 veicoli. Le auto ibride hanno registrato un rischio di incendio ancora più basso, con 3.474,5 casi per 100.000 vetture vendute. Va notato che l’autobus coinvolto nell’incidente a Mestre era completamente elettrico.

Inoltre, uno studio svedese ha analizzato il periodo 2018-2022 e ha scoperto che, nonostante il numero crescente di auto elettriche in circolazione, si sono verificati solo 20 casi di incendio all’anno. In Svezia, dove circolano 4,4 milioni di auto alimentate con carburanti tradizionali, si sono verificati 3.400 casi di incendio nello stesso periodo. Lo studio ha concluso che le vetture alimentate a combustibili fossili presentano un rischio di incendio superiore rispetto a quelle alimentate da batterie agli ioni di litio.

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