Superbonus 110%: Licheri del M5S sbotta in studio – IL VIDEO

Ettore Licheri del M5S ha attaccato il governo Meloni sul Superbonus, mostrando i numeri reali della misura.

Intervenendo in diretta televisiva a Coffee Break, il senatore del M5S Ettore Licheri ha parlato del Superbonus. In particolare ha smontato la narrazione del governo secondo la quale il debito pubblico italiano sarebbe colpa proprio del Superbonus 110% fatto dai 5 Stelle al governo. Licheri dice: “Se volete fare una manovra di tagli ai servizi, alle pensioni, agli investimenti per le imprese, e tradire le promesse elettorali sacrificandole, una dopo l’altra, sull’altare dell’Austerity agli ordini di Bruxelles, FATELO ed assumetevene la responsabilità. Ma smettetela con la favoletta del superbonus!”.

Licheri svela i numeri reali

Poi Licheri ha letto quella che era stata la NADEF del 2021 per il 2022: “La previsione di aumento del prodotto interno lordo (PIL) per l’anno in corso sale al 6%, dal 4,5% previsto nel DEF in aprile, mentre la previsione di indebitamento netto (deficit) scende dall’11,8% del PIL nel DEF al 9,4% della NADEF. Anche la stima per il rapporto debito/PIL è rivista al ribasso rispetto al 159,8% previsto nel DEF; ciò implica una flessione dell’incidenza del debito sul prodotto interno lordo al 153,5% già nel 2021.

Gli incrementi del PIL riflettono già alcuni incentivi all’innovazione e all’efficientamento energetico finanziati dal PNRR, ma non ne incorporano ancora il forte impulso agli investimenti pubblici, peraltro già in notevole crescita (quasi il 20 per cento in termini nominali nel 2020 e 16 per cento quest’anno).

La strategia di consolidamento della finanza pubblica si baserà principalmente sulla crescita del PIL stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR. Nel medio termine sarà altresì necessario conseguire adeguati avanzi primari. A tal fine, si punterà a moderare la dinamica della spesa pubblica corrente e ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all’evasione.

Il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le PMI, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale”.

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