Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è detto sorpreso dalle recenti dichiarazioni di Beppe Grillo, fondatore del Movimento, riguardo alle nuove dinamiche interne e alle future alleanze politiche. In un’intervista a “Repubblica”, Conte ha espresso stupore per i “paletti” posti da Grillo, considerando che il fondatore ha sempre sostenuto il principio della “democrazia dal basso”. “Mi colpisce la sua volontà di porre paletti o predeterminare alcuni risultati”, ha dichiarato Conte, sottolineando l’importanza di un processo costituente aperto a tutti i membri del Movimento per definire i temi e gli obiettivi strategici.
Conte ha inoltre escluso l’ipotesi di una scissione all’interno del Movimento 5 Stelle, nonostante le tensioni con Grillo. “Non vedo questo rischio, abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile”, ha affermato, ribadendo che il simbolo del Movimento, seppur modificato più volte, è registrato a nome dell’associazione e non di singole persone.
Riguardo a possibili alleanze politiche, in particolare con Matteo Renzi, Conte ha espresso forte contrarietà: “Per aggregare un 2-3% di voti, si farebbero scappare tutti gli elettori del M5S e anche una buona parte di quelli del Pd”, ha commentato, criticando la storia politica di Renzi di aver spesso destabilizzato i governi piuttosto che sostenerli.
*Patuanelli: nessuna possibilità di accordo tra Grillo e Conte*
Dal canto suo, il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, ha commentato la situazione attuale dichiarando che non c’è attualmente alcuna possibilità di mediazione tra Grillo e Conte. Tuttavia, ha escluso l’eventualità di una separazione definitiva: “Le strade non si separeranno”, ha affermato, aggiungendo che l’assemblea costituente prenderà decisioni cruciali per il rilancio del Movimento.
Patuanelli ha riconosciuto il ruolo fondamentale di Grillo nella nascita del Movimento, ma ha anche evidenziato come il partito abbia maturato una propria identità politica nel corso degli anni. “Beppe ha le sue idee e ha il sacrosanto diritto di esprimerle”, ha detto, pur ammettendo che al momento non ci sono le condizioni per un accordo con Conte.
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*Conte su Trump: “La sua rielezione non sarebbe una minaccia per la democrazia”*
In un altro tema di attualità, Giuseppe Conte ha commentato le prospettive politiche internazionali riguardo alla possibile rielezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. In un’intervista, Conte ha dichiarato che una rielezione di Trump “non sarebbe una minaccia per la democrazia”, sottolineando che la libera scelta dei cittadini non può essere considerata una minaccia. Ha inoltre ribadito che il Movimento 5 Stelle, come forza alternativa a Meloni per il governo dell’Italia, sarà disposto a dialogare con qualsiasi presidente eletto dagli americani.
*Arcadia Report: oltre il 50% dei militanti M5S contro il “pilastro” del doppio mandato*
Infine, secondo un report di Arcadia, oltre il 50% dei militanti del Movimento 5 Stelle si è espresso contro il “pilastro” del doppio mandato, una questione storica e controversa all’interno del Movimento. Conte ha recentemente lanciato la prima fase dell’Assemblea costituente, invitando tutti, iscritti e non, a contribuire alla definizione dei bisogni e degli obiettivi strategici del Movimento, con scadenza per i contributi fissata al 6 settembre 2024.
La situazione all’interno del Movimento 5 Stelle resta quindi fluida e aperta a sviluppi, con il confronto tra le diverse anime del partito che potrebbe portare a significative evoluzioni politiche nei prossimi mesi.