Volano stracci all’interno di Fratelli d’Italia, il partito primo nei sondaggi e “casa” della premier Giorgia Meloni. In queste ore, infatti, ha fatto il suo ritorno sulla scena televisiva quel Gianfranco Fini storico leader di Alleanza Nazionale, che da Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” ha dichiarato che l’attuale presidente del consiglio dovrebbe fare suoi i valori antifascisti di libertà e uguaglianza in vista del 25 aprile, la Festa della Liberazione. Immediatamente, come potete immaginare, è scoppiata la polemica.
Ricordiamo che Fini fu alleato di Berlusconi ai tempi del Popolo della Libertà. È poi sparito dalla scena politica nel 2013 dopo il fallimento di “Futuro e Libertà”. In queste settimane è tornato ospite in tv e lo si vede spesso da Lucia Annunziata su Rai 3. Ieri l’ex leader di Alleanza Nazionale ha lanciato un attacco diretto a Meloni e a Fratelli d’Italia. Fini, infatti, ha invitato la premier a dichiarare “senza ambiguità” che, in parole povere, la destra italiana ha chiuso i conti col fascismo.
Queste le parole di Fini in tv: “Giorgia Meloni dica, perché so che ne è convinta, che libertà, uguaglianza sono valori democratici, sono della Costituzione, sono valori antifascisti. Non capisco la ritrosia a pronunciare questo aggettivo. La capisco, ma non la giustifico”. Poi l’affondo: “Spero che Giorgia Meloni colga questa occasione per dire senza ambiguità e reticenze che la destra italiana i conti con il fascismo li ha fatti fino in fondo quando è nata Alleanza Nazionale”.
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A rispondergi per le rime è stato quel Francesco Lollobrigida che in queste ore era finito sotto il fuoco dell’opinione pubblica dopo le sue frasi shock sulla “sostituzione etnica”. Vediamo cosa ha detto a Fini l’attuale ministro dell’Agricoltura.
Ecco la risposta di Francesco Lollobrigida: “Fini viene spesso strumentalizzato dalla sinistra. Spero sia in buona fede, ma i suoi obbiettivi secondari non li conosco e nemmeno mi interessano. L’unica certezza è che Giorgia Meloni è riuscita in quello che lui non è stato in grado di realizzare“, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica. Concludendo con: “Sarebbe ingeneroso non ricordare che all’epoca fu certamente importante il ruolo che Fini ebbe, ma a tante cose buone ne corrispondono altre meno nobili che vanificarono molti risultati ottenuti. Ognuno ha la sua storia e ognuno dovrebbe sapere qual è il suo tempo“.