Todde su Briatore: “Non viene in Sardegna? Camperemo anche senza” [IL VIDEO]

Durante la conferenza stampa dopo la vittoria in Sardegna, Alessandra Todde ha fatto una battuta su Flavio Briatore. Il video.

Durante la conferenza stampa dopo la vittoria in Sardegna, Alessandra Todde ha fatto una battuta su Flavio Briatore. Todde: “Briatore non verrà più in Sardegna? Camperemo anche senza”. Ma ripercorriamo il suo ragionamento: “Flavio Briatore dice che non verrà più in Sardegna con la mia vittoria? Problema suo, noi sicuramente riusciremo a campare anche senza” ha detto ridendo la neo presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, replicando alle parole dell’imprenditore proprietario del locale Billionaire di Porto Cervo. Ricordiamo che l’imprenditore, prima del risultato delle Regionali aveva detto: «Se vince Todde non vado più in Sardegna». 

La vittoria di Alessandra Todde in Sardegna

Alessandra Todde, la candidata di centrosinistra e del M5S, ha trionfato nelle elezioni regionali in Sardegna, annunciando la sua vittoria nella notte con un breve commento ai giornalisti. La giornata elettorale è stata caratterizzata da uno spoglio dei voti particolarmente lento. Todde, sostenuta principalmente da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, ha prevalso di poche migliaia di voti su Paolo Truzzu, sindaco uscente di Cagliari e sostenuto dalla coalizione di destra al governo nazionale. Alla fine del conteggio, Todde si attesta al 45,3% mentre Truzzu al 45%. La mancanza di un ballottaggio ha reso presidente colui (colei in questo caso) che ha ottenuto il maggior numero di voti. Questo storico risultato porta Todde a diventare la prima donna presidente della Sardegna.

Renato Soru, candidato indipendente sostenuto dai centristi di Azione e Italia Viva, da +Europa e altri movimenti locali di sinistra minori, ha raggiunto l’8,7%. Lucia Chessa, indipendente di sinistra sostenuta dalla sola lista Sardegna R-esiste, ha ottenuto circa l’1%. Tuttavia, nessuno dei due candidati riuscirà a entrare nel consiglio regionale a causa della legge elettorale sarda: le coalizioni che non raggiungono il 10% e le singole liste che non superano il 5% non hanno accesso alla ripartizione dei 60 seggi che compongono il consiglio.

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