In un video pubblicato sui social, Toninelli ha commentato la vicenda del giudice scelto dalla Lega di Salvini per controllare gli evasori.
“Bei tempi quando c’erano i grillini al governo e queste cose non si vedevano. Al massimo si vedeva approvata la Legge Spazzacorrotti, mai cose del genere”. Inizia così il nuovo video di Danilo Toninelli. L’ex senatore del M5S ha commentato la notizia secondo la quale il giudice scelto dalla Lega di Salvini per diventare membro dell’organo che controlla la giustizia tributaria avrebbe un pendente di 830mila euro con il Fisco.
Chi è Giorgio Fiorenza
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
Non è una barzelletta, ma gli ingredienti della commedia all’italiana ci sono tutti. Fiorenza, che peraltro è pure giudice tributario da una vita, è stato piazzato dalla Lega come membro laico nel sancta sanctorum della giustizia tributaria, dove si preparava a fare il presidente – udite udite – proprio della commissione contenziosa. Questo poco prima che esplodesse la bomba che si è materializzata una manciata di giorni fa con un avviso di pignoramento presso terzi dell’Agenzia della Riscossione. Dove per “terzi” si deve intendere proprio il consiglio di presidenza del Csm tributario.
Ecco cosa scrive di lui l’Agenzia di Riscossione per la Provincia di Firenze. “Premesso che Fiorenza Giorgio è debitore per un ammontare di 832.018,44, comprensivo degli interessi di mora e degli oneri di riscossione, nonché degli accessori di legge, così ripartito. Tributi/entrate (dovute e non versate da Fiorenza): 728.537. Interessi : 46.626. Sanzione civile: 3.562. Oneri di riscossione: 50.680”. “Sono inutilmente trascorsi i termini per il pagamento delle somme indicate negli atti ovvero nelle cartelle di pagamento, ovvero negli avvisi di mora, nonché negli avvisi di intimazione ad adempiere qui di seguito specificati”.
Adesso rischia la decadenza e per Salvini sarebbe bis. Nel 2018 aveva spedito al plenum di via Solferino un altro giudice tributario. Antonio Mauriello, che l’anno successivo finì in manette insieme a Casimiro Lieto autore Rai preferito dall’allora fidanzata del Capitano, Elisa Isoardi. Un’inchiesta della Procura di Salerno lo aveva identificato come “coordinatore e ispiratore di episodi di corruzione gravi. Asservito a logiche del tutto distoniche con il ruolo di giudice tributario e di membro dell’organo di autogoverno”.