Ve ne avevamo parlato ieri: alla Camera, un po’ a sorpresa, Lupi del centrodestra ha chiesto che gli stipendi dei deputati vengano equiparati a quelli dei senatori. E quindi alzati. Tutti d’accordo, ovviamente, tranne i 5 Stelle. C’è stato perfino chi, come Fassino del Pd, ha avuto il coraggio di dire che i parlamentari non guadagnano uno stipendio d’oro, sventolando il cedolino di luglio. Vediamo come ha reagito Danilo Toninelli sui social: “4.700 euro al mese netti per il deputato del Partito Democratico Fassino non sono uno stipendio d’oro. Ha anche dimenticato di altri 7/8000 € netti al mese per diaria, viaggio in treno, l’alloggio a Roma. Insomma, 13/14.000 € per questi signori non sono uno stipendio d’oro! In più, sempre alla Camera, sembra che vogliono equiparare lo stipendio dei deputati a quello dei senatori e quindi è tornata la casta” spiega Toninelli nel suo ultimo video.
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“Soddisfazione per tutti, vittoria per chi ha deciso di decidere” Roma, 23 novembre – Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha
In aula, infatti, il deputato Piero Fassino aveva sventolato la sua busta paga facendo vedere come “lo stipendio dei deputati sia pari a 4.718 euro, e quindi non uno stipendio d’oro”. In realtà non è proprio così: questa è la voce “indennità”, che è pari a 5 mila euro se non si hanno altri introiti lavorativi, alla quale si aggiunge la voce “diaria” pari a 3.500 euro non tassati, più mille euro al mese circa di spese di viaggio e cento euro di spese telefoniche: queste ultime due voci vengono rimborsate o trimestralmente, per le spese di viaggio, o in una unica soluzione. Al Senato invece a queste voce se ne aggiunge un’altra di circa 1.500 euro per rimborsi vari e l’indennità netta è superiore di circa 500 euro.
Ecco la reazione di Gubitosa del M5S: “La faccia tosta di questo governo e di questa maggioranza è incredibile. Da un lato, tolgono il Reddito di Cittadinanza a 169mila famiglie, che alla fine dell’estate saranno 250mila, e si oppongono alla garanzia di una paga dignitosa per i lavoratori attraverso il salario minimo. Dall’altro, riportano al massimo i vitalizi e si alzano lo stipendio di almeno 500 euro” scrive in una nota il vicepresidente del Movimento 5 Stelle.”Condannano milioni di persone a faticare ad arrivare a fine mese e a lavorare in condizioni di sfruttamento, ma allo stesso tempo trovano le risorse per ripristinare e aumentare i loro privilegi – aggiunge -. Sottraggono ai fragili e ai bisognosi per rimpinguarsi le tasche, sono dei veri Robin Hood al contrario. Con l’approvazione del nostro Ordine del giorno, abbiamo scongiurato il ritorno dei vitalizi al loro massimo alla Camera e adesso combatteremo con tutte le nostre forze anche contro questo inaccettabile aumento degli stipendi. Non possiamo permettere che questi finti patrioti continuino a togliere a chi ha bisogno e a prendere per loro stessi”.
Sull’argomento è intervenuto anche il deputato Donno, sempre dei 5 Stelle, che da anni si battono contro queste “porcate” della casta. “Con un ordine del giorno di Lupi, il ‘centrodestra dei privilegiati’ vuole aumentare lo stipendio ai deputati. Queste sono le priorità di una maggioranza senza alcuna dignità che dice ‘no’ al salario minimo. Mentre i cittadini sono alle prese con il carovita, il rialzo dei tassi dei mutui, la cancellazione del Reddito di cittadinanza, loro pensano al proprio tornaconto. È chiaro ormai che i patrioti, di cui ignoriamo la loro conoscenza del significato del tricolore, non hanno nessuna intenzione di pensare al bene dei cittadini su cui ormai continuano a fare cassa. E visto che i Fratelli d’Italia si dichiarano contro i vitalizi, lo dimostrino invece di nascondersi dietro a operazioni di facciata alquanto ridicole: facciano una telefonata a La Russa per cancellare il ripristino dei vitalizi deciso al Senato. Noi del Movimento Cinque Stelle sicuramente non gli daremo tregua” scrive il deputato M5S componente della commissione Bilancio.