In un video pubblicato sui social, Danilo Toninelli ha svelato chi è stato ad affossare il salario minimo del M5S.
La notizia di queste ore è che la maggioranza ha di fatto affossato il salario minimo del M5S. Alla Camera fra ieri e oggi se ne sono viste di tutti i colori. A intervenire sulla vicenda anche Danilo Toninelli. Ecco cosa ha detto in un video pubblicato sui suoi canali social. “Non è solo il centrodestra a doversi vergognare per aver affossato il salario minimo. Se ben ricordate, infatti, durante il Conte 2, quando c’era Letta alla segreteria del Pd, anche la sinistra affossò il salario minimo“. Una rivelazione piuttosto pesante, quella di Toninelli, che aggiunge. “Si dovrebbero vergognare destra e sinistra, soprattutto di fronte ai lavoratori con paghe da fame”.
La reazione del M5S allo stop al salario minimo
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Ve lo abbiamo raccontato anche in un precedente articolo. Il M5S non ha preso bene la scelta della maggioranza di affossare la proposta di legge sull’istituzione di un salario minimo di almeno 9 euro l’ora per i lavoratori italiani. Ecco cosa ha detto Conte in un video pubblicato nel tardo pomeriggio. “Dopo rinvii e balletti vari, si è consumata la pantomima di Giorgia Meloni, del Governo e di queste forze di maggioranza che hanno gettato la maschera. Hanno votato no al salario minimo legale. E guardate, non hanno detto no al Movimento 5 stelle, non hanno detto no a Conte, primo firmatario di questa proposta. Hanno detto no all’Italia e in particolare a tre milioni e seicentomila lavoratrici e lavoratori che prendono buste paga vergognose” ha detto il leader del Movimento 5 stelle in un video che vi facciamo vedere in fondo all’articolo.
L’affondo di Conte
“Guardate – ha aggiunto – che le buste paga della vergogna non hanno colori politici. Io sono convinto che anche elettori che hanno sostenuto queste forze di maggioranza hanno amici e parenti che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, a pagare un mutuo, a fare un pieno, a permettersi una vacanza con buste paga da fame. Giorgia Meloni deve avere rispetto per queste vite. Oggi in radio ha detto che questa nostra proposta sul salario minimo la fa sorridere. A noi invece Giorgia Meloni non fa ridere affatto. E sicuramente non fa ridere l’atteggiamento pilatesco di questo governo e di Giorgia Meloni sul punto del no al salario minimo legale”. “Sono lavoratrici, lavoratori, noi li abbiamo incontrati, che si interrogano.
Addirittura – ha detto ancora l’ex presidente del Consiglio – si sentono messi in discussione, con questi contratti precari, con questi bassi stipendi, si sentono messi in discussione perché perdono dignità. Noi però la dignità siamo determinati a riconoscergliela, perché questa è una battaglia che non ci vedrà fermi fino a quando non vinceremo. La porteremo nel Paese, costringeremo questo governo a misurarsi con questa realtà su cui vogliono chiudere gli occhi. Vi prometto che vinceremo questa battaglia sul salario minimo legale“, conclude Conte.