Toninelli shock: “La strage di Mestre poteva essere evitata, ecco perché” IL VIDEO

Danilo Toninelli ha fatto un video sui social parlando della tragedia avvenuta a Mestre con un pullman di linea che si è schiantato dopo essere precipitato da un cavalcavia. Toninelli ha parlato di “tragedia evitabile”, dato che a suo dire questo governo non sta mettendo i soldi dove dovrebbe, cioè per mettere in sicurezza strade, ponti e autostrade. Secondo Toninelli, i soldi “se li mangiano sempre gli stessi, a discapito della sicurezza dei cittadini”. In fondo all’articolo trovate anche il video con le sue parole.

Intanto, come riporta TgCom 24, sono state identificate e annunciate tutte le vittime della strage. Volti, storie, vite spezzate. Tra queste, la piccola Charlotte Frommherz, tedesca, di un anno e cinque mesi, e Daria Lomakina, una bimba ucraina di 10 anni. E ancora, Antonela Perkovic, 25enne croata in viaggio di nozze con il marito Marko Bakovic, sopravvissuto al disastro. La neo sposa, morta tra le lamiere del pullman, era incinta di due mesi. C’è anche un’intera famiglia distrutta.

Marko Bakovic, 25 anni, e Antonela Perkovic, erano convolati a nozze l’11 settembre. Per la luna di miele i due erano partiti in auto alla volta dell’Italia. Un primo giro a Venezia, poi Roma, Firenze, Bologna e la risalita nella città lagunare. Come le altre vittime, anche loro alloggiavano al camping Hu di Marghera. Marko è ricoverato all’ospedale di Mirano. Le sue condizioni sono in netto miglioramento e per questo dalla terapia intensiva sarà spostato in reparto. Non sa ancora che sua moglie non c’è più.

Tra le vittime figura anche la famiglia Ogrezeanu, tutti rumeni: Mircea Gabriel, 45 anni e Mihaela Loredana, 42 con le loro -figlie Aurora Maria, 8 anni e Georgiana Elena, 13. Marito e moglie provenivano dai distretti di Arges e Dambovita, che si trovano a Nord Ovest dalla capitale Bucarest. Da qualche tempo avevano però lasciato il loro Paese, in cerca di una vita migliore, e si erano stabiliti in Germania, dove avevano trovato lavoro e dove avevano la residenza. Questa circostanza ha ingannato i soccorritori e le autorità italiane, che li avevano scambiati per cittadini tedeschi, e inizialmente avevano annunciato che nell’incidente non erano coinvolti romeni. Dalla Germania la famiglia Ogrezeanu era partita per una vacanza in Italia, e martedì stava tornando sul bus maledetto da una visita a Venezia.

Oltre a Daria, nell’incidente hanno perso la vita altri cittadini ucraini: Vasyl Lomakin, 70 anni, Anastasia Morozova, 12, Yuliia Niemova, 10, Iryna Pashchenko, 20, Liubov Shyshkarova, 20, Dmytro Sierov, 33. Anche il cinese Serhii Beskorovainov, 70 anni, e la moldava Tetiana Beskorovainova, 69, (probabilmente la moglie dell’uomo) avevano il passaporto ucraino.

Le vittime tedesche Oltre alla piccola Charlotte, sono deceduti altri due tedeschi: Ane Elen Berger, 32 anni, e Jonathan Siddharta Grasse, 28. Le altre vittime Sono morti anche i due portoghesi Maria Fernanda Maciel Arnaud, 56 anni, e Gualter Augusto Carvahalido Maio, 58. E, infine, la sudafricana Annette Pearly Arendse, 58 anni. “Molte delle vittime – ha raccontato il procuratore di Venezia Bruno Cherchi al Corriere della Sera – non avevano appresso i documenti” dato che avevano raggiunto Venezia per una gita che non preventivava visite particolari.

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