Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, ha accettato un patteggiamento con la Procura di Genova per i reati di corruzione impropria e finanziamento illecito, concordando una pena di due anni e un mese. La condanna verrà eseguita tramite 1.500 ore di lavori socialmente utili, accompagnata dalla confisca di 84.100 euro e l’interdizione temporanea dai pubblici uffici. Questa decisione segna una svolta clamorosa nell’inchiesta che ha travolto l’ex governatore, che aveva inizialmente dichiarato di voler affrontare il processo a testa alta per dimostrare la propria innocenza.
Toti era stato arrestato lo scorso maggio e sottoposto ai domiciliari, per poi essere rimesso in libertà ad agosto dopo le sue dimissioni da presidente della Regione Liguria. Ora l’attenzione si sposta sulle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre, in cui si sfideranno Andrea Orlando per il centrosinistra e Marco Bucci per il centrodestra, con quest’ultimo già accusato di voler “ripartire” proprio da Toti per la sua campagna elettorale.
Il patteggiamento di Toti ha suscitato forti reazioni politiche, in particolare dal Movimento 5 Stelle (M5S). I portavoce regionali e nazionali del M5S Liguria hanno criticato aspramente l’ex governatore, affermando che la sua richiesta di patteggiamento è la prova di una “coscienza sporca”, contraddicendo le dichiarazioni precedenti di Toti che prometteva di dimostrare la propria innocenza.
In una nota, il M5S ha dichiarato: “Toti chiede di patteggiare. E meno male che era tranquillo al punto da dichiarare: ‘dimostrerò la mia innocenza, affronto il processo a testa alta, era tutto regolare’. Ma la verità evidentemente la sapeva anche lui; eppure, ha avuto la faccia tosta di accusare i magistrati di voler rovesciare il voto dei cittadini. A quanto pare, invece, il patteggiamento richiesto è la prova della sua coscienza sporca”.
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I 5 Stelle, inoltre, hanno sottolineato che, nonostante Toti dovrà restituire il denaro e scontare la pena, la giustizia non è stata completamente servita, poiché “per nove anni Toti ha preso decisioni condizionate da interessi personali e dei suoi amici”. In aggiunta, il M5S ha criticato il sindaco di Genova, Marco Bucci, che aveva affermato di voler ripartire proprio da Toti per la campagna elettorale. “Il patteggiamento lancia egregiamente la campagna elettorale di Bucci”, conclude il M5S con tono ironico, collegando la vicenda giudiziaria dell’ex governatore all’attuale clima politico in Liguria.
Anche Paolo Signorini, ex presidente del porto di Genova, ha raggiunto un accordo con la Procura, patteggiando una pena di tre anni e cinque mesi, evitando così il carcere. Tuttavia, rimane ancora incerta la posizione dell’imprenditore Aldo Spinelli, anch’egli coinvolto nell’inchiesta e in attesa di giudizio.
L’intera vicenda ha aggiunto ulteriore tensione alla scena politica ligure in vista delle elezioni, con il centrodestra che dovrà gestire le pesanti implicazioni della vicenda Toti nel corso della campagna elettorale, mentre l’opposizione non esiterà a usare l’accaduto come strumento di attacco.