Travaglio commenta il caso Crosetto: “Sa cose che non sappiamo?” IL VIDEO

Intervistato da Luca Sommi ad Accordi e disaccordi, Marco Travaglio ha definito Crosetto "un bullo". Ecco cosa ha detto.

Ieri è andata in onda un’altra avvincente puntata di Accordi e disaccordi. Sentite cosa ha detto Travaglio: “Crosetto mi ricorda un bullo che per la strada mena un altro e poi dice: ‘beh, finiamola con questo scontro’. Non c’è nessuno scontro, c’è uno che mena e l’altro che le prende”. “Da trent’anni ci sono dei politici che delinquono e dei magistrati che raramente li beccano. Al momento non ne hanno ancora acchiappato nessuno. – ha detto il giornalista – Certamente non può fare scandalo questa roba del rinvio a giudizio di Delmastro per violazione del segreto o le vecchie storie societarie della Santanchè che si conoscevano da prima della nomina a ministro o le solite marchette che fa Sgarbi in giro per l’Italia. Insomma, non è che vedo un grande assedio alla politica da parte della magistratura. – ha proseguito – L’unica spiegazione è che sappiano delle cose che noi non sappiamo. Sanno che qualcuno di loro è stato beccato a fare qualcosa di molto grave. E allora lavorano preventivamente per screditare in anticipo un’inchiesta che sta per arrivare. Loro possono sapere quello che hanno fatto, noi ancora non lo sappiamo. È l’unica spiegazione”, ha concluso Travaglio.

Le ultime sul caso Crosetto

Crosetto nei giorni scorsi ha riferito alla Camera sulle sue dichiarazioni contro i magistrati che starebbero cercando di mettere in difficoltà il governo. Della Vedova di +Europa ha chiesto conto a Crosetto della sua dichiarazione in un’intervista al Corriere : «Ministro, quando parlava di opposizione della magistratura, che cosa voleva dire? Cosa voleva fare? Mettere le mani avanti su eventuali provvedimenti giudiziari a carico di membri del governo o della maggioranza?». Crosetto ha spiegato, a tutto tondo. E ha rilanciato: «Contro di me un plotone di esecuzione ad personam. Non ho mai attaccato e mai attaccherò la magistratura e non ho mai parlato di incontri segreti o cospirazioni». Per poi concludere: «Prima o poi lo scontro tra politica e magistratura deve finire. Mi hanno detto: stai attento, o farai la fine di Craxi».

Chiara Braga, Pd, ha rilanciato chiedendo a Crosetto un’informativa e con lei Francesco Silvestri, capogruppo M5S, che ha anche invitato il ministro ad andare «in procura a denunciare le sue preoccupazioni su correnti che cospirano contro il governo». Crosetto ha citato Stefano Musolino segretario di Magistratura democratica, rincarando: «Io non penso che la magistratura debba limitare l’esercizio della volontà popolare perché ci sono tempi in cui c’è bisogno di riequilibrio». Musolino ha risposto: «Credo che il ministro non conosca alcuni fondamenti della nostra Costituzione». In Aula ieri mattina c’erano una trentina di deputati, assenti anche dai banchi della Lega che aveva sottolineato come la riforma si dovrà fare con i magistrati e gli avvocati. In Aula c’erano però la segretaria dem Elly Schlein e il presidente del M5S Giuseppe Conte. A Della Vedova la risposta di Crosetto non è bastata: «Non è entrato nel merito», ha detto. E glielo ha ripetuto nella buvette dove lo scontro si è trasformato in un minuetto davanti al caffè, e proprio alle spalle di Elly Schlein che è rimasta di schiena a mangiare una brioche.

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