Marco Travaglio non le manda di certo a dire a Giorgia Meloni. D’altronde è un giornalista che non ha paura di dire la sua e attaccare il governo spiegando anche il suo punto di vista sulle cose. Stavolta l’argomento riguardava la decisione della Meloni di alzare le sanzioni amministrative nei confronti di chi partecipa ai rave party e per i cosiddetti attivisti di Ultima Generazione.
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Nel corso di un collegamento con la trasmissione di Lilli Gruber “8 e mezzo” su La7, il direttore del Fatto Quotidiano ha attaccato duramente Giorgia Meloni, l’attuale presidente del consiglio, senza girarci troppo intorno. Queste le sue parole in diretta:
“Non si possono alzare le pene solo per i rave party o per quei 15 o 30 ragazzi che imbrattano qualche monumento. Perché in questa stessa settimana il governo ha di fatto depenalizzato, per chi ha un processo in corso e ha già avuto una condanna in primo grado, gli omessi contributi e il pagamento dell’Iva oltre le soglie attuali di impunità che sono 150mila e 250mila euro l’anno”.
In altre parole, Travaglio ha fatto notare che questo governo fa il forte con i deboli e il debole con i forti. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, sono ben altre le pene che andrebbero alzate in Italia in questo momento. Il governo, infatti, anziché prendersela con i grandi evasori e dar loro la caccia come si deve, cosa fa? Alza le pene per i rave party e nei confronti delle azioni dimostrative degli attivisti di Ultima Generazione.
“Purtroppo quelli che evadono non sono 12 o 50 persone, ma dai 10 agli 11 milioni di contribuenti. Se il governo vuole predicare ‘legge e ordine’, lo faccia per tutti o per nessuno. Questa è una parodia di ‘legge e ordine’ che se la prende con fenomeni trascurabili per nascondere che sta salvando i grandi ladroni” ha concluso Travaglio nel suo intervento. Ecco il video: