Nella puntata di Otto e mezzo, Marco Travaglio ha espresso dure critiche nei confronti della Premier Giorgia Meloni, a pochi giorni dalle elezioni europee. Ospite di Lilli Gruber insieme a Fabrizio Barca, Riccardo Magi e Brunella Bolloli, Travaglio ha analizzato le recenti mosse politiche della Lega e del suo rappresentante, il leghista Claudio Borghi.
Travaglio ha iniziato commentando la richiesta di dimissioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avanzata da Borghi, il quale ha accusato Mattarella di non tutelare adeguatamente la sovranità nazionale. “Cosa significa attaccare il Capo dello Stato a pochi giorni dal voto?”, ha domandato Travaglio, evidenziando come la Lega abbia perso il proprio spazio politico e cercando ora di recuperarlo con dichiarazioni estreme. Continua a leggere, l’articolo lo trovate in fondo al video
Lega non più credibile
Secondo Travaglio, la Lega delle origini non esiste più e l’attuale leadership ha tagliato completamente le sue radici. “Ora mandano avanti Borghi, il meno credibile tra i tre po-credibili della Lega, per cercare di raccattare qualche voto,” ha affermato. Ha poi aggiunto che le dichiarazioni di Borghi non avranno conseguenze reali: “Non si può fare una tragedia perché Borghi chiede le dimissioni del Presidente della Repubblica. I Presidenti della Repubblica non si dimettono per richieste del genere, se ne vanno solo in caso di impeachment, e ci sono procedure molto precise per questo.”
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Alla disperata ricerca di voti
Travaglio ha attribuito queste esternazioni alla campagna elettorale della Lega, volta a sottrarre voti alla Meloni. Ha anche ricordato che sia la Lega sia la Meloni si sono allineate all’establishment europeo. “Non dimentichiamo che il ministro dell’Economia, il più importante del governo italiano, è Giancarlo Giorgetti, un leghista che ha firmato il Patto di Stabilità, simbolo del ritorno all’austerità,” ha spiegato Travaglio, sottolineando come questo accordo porterà all’Italia un deficit annuale di 13 miliardi.
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