Peter Gomez e Marco Travaglio hanno fatto un video insieme per spiegare i rischi dietro al bavaglio alla stampa.
Nel corso di una diretta trasmessa su sito e canali social del Fatto, Marco Travaglio e Peter Gomez si sono confrontati sulla legge bavaglio. Hanno spiegato l’importanza della possibilità di pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. “C’è una bella differenza – dice Travaglio – tra il pubblicare tra virgolette un’intercettazione nella quale un politico dice a un imprenditore ci vediamo nel posto dietro al tale angolo sulla tale panchina del tale parco pubblico e tu mi porti i soldi. E un altro è dire ‘il giudice accusa il politico di essersi messo d’accordo con l’imprenditore per un passaggio di denaro’. Leggere testualmente le parole del politico che dà appuntamento all’imprenditore per acchiappare i soldi è una cosa davanti alla quale il politico o dà una spiegazione o dà una spiegazione. Se invece tu fai il tuo riassuntino, quello potrà dire no, ma non c’è scritto così. Non è vero.
I rischi
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E tu non li puoi rispondere. Sì, c’è scritto così: ‘apro virgolette, chiuso virgolette’. Quindi la mia sembrerà un’opinione contrapposta alla sua opinione. E naturalmente io lo so che quello che ho scritto è vero, perché io ce l’ho l’ordinanza tra virgolette. Lui lo sa che quello che io ho scritto è vero, perché le ha dette lui quelle cose lette nel suo mandato di cattura. Il problema è che chi non le saprà più è il lettore che l’ordinanza non ce l’ha. Io non gliela posso mostrare, non gliela posso citare nemmeno per stralci. E quindi penserà che c’è una guerra tra due opinioni. Tra l’avvocato dell’arrestato e il giornalista cattivo che ce l’ha col politico”.
Anche Peter Gomez ha espresso il suo timore. “Io trovo che sia paradossale tutta questa storia e credo che sia quella cosa grave che sia prodromica a quello che vogliono fare. Cioè io credo che sia possibile che in un futuro si arrivi al divieto di pubblicare qualsiasi cosa prima dell’udienza preliminare. Perché questo mi pare essere il trend all’interno del Parlamento. Cioè l’idea che in questo Paese possano esserci desaparecidos”.