Ospite a Otto e mezzo, Marco Travaglio ha espresso il suo punto di vista sul ministro della giustizia Nordio. Ecco la frase che spiazza tutti.
Ospite a Otto e mezzo, Marco Travaglio ha espresso il suo punto di vista sul ministro della giustizia Nordio. Ecco la frase che spiazza tutti. “Quando sento parlare ministri come Nordio, e non solo lui, certe volte mi auguro addirittura che siano in stato di ebbrezza perché, se fossero lucidi, ci sarebbe da preoccuparsi. Ma io mi domando dove sia finita quella destra legalitaria che, quando la destra era fascista, almeno difendeva certi principi. A un certo punto, uno dice: ma questa destra è peggio del peggior berlusconismo se poi mette in pratica le cose che ieri Nordio delirava in Parlamento”. Così, a Otto e mezzo (La7), il direttore del Fatto Quotidiano commenta le comunicazioni rese dal Guardasigilli Carlo Nordio alla Camera sullo stato dell’amministrazione della giustizia.
L'intervento a Otto e mezzo
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“È riuscito a dire – continua Travaglio – che l’Italia che è in fondo alle classifiche internazionali sulla corruzione perché i parametri di rilevamento sulla percezione della corruzione sono sbagliati, come se i parametri di rilevamento valessero solo per l’Italia e non per tutti gli altri paesi. Ma la cosa più inquietante, a parte il folclore di Nordio – continua – è che a un certo punto il cosiddetto ministro della Giustizia ha dichiarato che i reati contro la pubblica amministrazione sono obsoleti e che vanno riformati. Quindi, non solo l’abuso d’ufficio, ma anche la corruzione, la concussione, la truffa ai danni dello Stato, il traffico di influenze illecite e il peculato“.
Il direttore del Fatto aggiunge: “Nordio ha detto anche che la mafia non parla di stragi al telefono e quindi bisogna dare un’altra scorciata alle intercettazioni. E non solo: oggi il governo in Europa si è di nuovo schierato a favore delle intercettazioni a carico dei giornalisti. Qui – prosegue – c’è qualcosa di profondamente malato: un governo che vuole togliere le intercettazioni ai mafiosi, ai corrotti e a coloro che commettono reati contro la pubblica amministrazione, poi chiede alla Ue di intercettare i giornalisti. Per scoprire le fonti? Cioè per fare una cosa che non si può fare nemmeno in Ungheria?”. E conclude: “Per quanto riguarda l’impunità dei colletti bianchi, stiamo diventando Tortuga, la Cuba di Fulgencio Batista che era la bisca degli Usa, e nello stesso tempo stiamo diventando un regime che intercetta i giornalisti. Ma stiamo scherzando? Si rendono conto di quello che dicono e che fanno? Per questa ragione, io spero che siano ubriachi, perché almeno avrebbero un’attenuante”.