Travaglio smonta i numeri di Meloni e Salvini da Gruber – IL VIDEO

Marco Travaglio ha fatto una lucida analisi di quello che stanno combinando Meloni e Salvini al governo. Ecco il suo intervento in diretta a Otto e mezzo.

Anche nella puntata di ieri Marco Travaglio ha partecipato in collegamento alla trasmissione di Lilli Gruber, Otto e mezzo. Sentiamo cosa ha detto sul governo. Primo argomento la sanità. “I governi centrali depauperano la sanità pubblica per poter dire che non ci sono i servizi sufficienti. Bisogna fare le convenzioni con le cliniche private. Il privato è giusto che esista e se lo pagano gli imprenditori che vogliono mettere su delle imprese sanitarie private. Ma questo non dovrebbe minimamente intaccare il servizio pubblico universale. C’è sempre questa scusa che mancano i soldi e quando è partita questa manovra finanziaria fatta con i fichi secchi, con la scusa che non ci sono i soldi, li hanno presi dove non li dovevano prendere.

L’affondo a Matteo Salvini

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Poi Travaglio fa un appunto su Salvini. “Quello con la Meloni per le Europee è un duello reale di potere. Salvini, autoemarginatosi dopo la crisi del Papeete del 2019, si agita non fa altro che agitarsi. Poi attribuirgli delle patenti ideologiche è ridicolo. Non dimentichiamo che Salvini debuttò nella Lega come leader della corrente dei comunisti padani. Adesso si circonda amabilmente di fascisti, nazisti, eccetera. Quindi non ha nessun ideologia. È uno che si agita, che dove vede un buco cerca di entrarci per cercare nuovi spazi e non farseli rubare tutti dalla Meloni, dato che la Meloni si è completamente appecoronata all’establishment italiano ed europeo. Lui fa l’antiestablishment, ma è anche abbastanza ridicolo inseguirlo in queste evoluzioni, queste piroette.

Perché quando faceva comodo Salvini per buttare giù Conte i grandi giornali di establishment lo portavano come una bandiera, dicevano che era diventato moderato. Adesso che la Meloni si è buttata sull’establishment vanno tutti a scoprire che Salvini è sempre Salvini. E cioè uno che sarebbe capace di diventare buddista, musulmano quando gli pare e piace. I nazisti tra l’altro di terza categoria perché quelli veri l’hanno pure schifato. Non vedo in Italia un grande fervore una grande passione per il nazismo” conclude Travaglio nei suoi interventi da Gruber.

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