Travaglio su Israele: “In 3 settimane è passato da Davide a Golia” IL VIDEO

Marco Travaglio ha fatto una lucida analisi della situazione a Gaza fra Israele e Palestina. Ecco cosa ha detto in diretta ad Accordi e disaccordi.

Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente. Ma questo non lo esime dalle responsabilità di quello che fa. Anzi, le aumenta. Io dall’Iran non mi aspetto un rispetto dei diritti internazionali, ma da Israele sì. Criticare Israele non significa criticare il diritto a esistere degli ebrei, ma significa richiamarlo al rispetto delle regole che esistono in guerra. Se un vicino di casa mi colpisce, non rado al suolo l’intero quartiere per prenderlo. Israele deve rispondere di crimini di guerra. In tre settimane è passato da essere Davide a Golia, hanno ammazzato più persone in queste tre settimane che nell’intera guerra in Ucraina”. Questo il pensiero di Marco Travaglio ad Accordi e disaccordi.

L'affondo contro Israele

“Quando Erdogan dice che Israele sta commettendo crimini di guerra dice la verità. Quello che è inaccettabile è la prima parte del discorso quando esalta Hamas”. Così Marco Travaglio ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove condotto da Luca Sommi con la partecipazione di Andrea Scanzi a proposito del presidente turco che ha definito i miliziani di Hamas dei “liberatori” e ha dichiarato che gli israeliani sono “occupanti” e che stanno commettendo crimini di guerra. “Erdogan è nostro alleato e nessuno ha il coraggio di dirgli ‘accomodati alla porta’, perché? Perché la politica estera non si fa con la morale, si fa con l’utilità. – ha spiegato il giornalista – Quello è il principio: l’utilitarismo, non il moralismo.

Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente, vero, ma questo non è che lo esime dalle responsabilità di quello che fa, anzi le aumenta. Perché io dall’Iran non mi aspetto un grande rispetto del diritto internazionale dei diritti umani. Da Hamas? Certamente no. Da Hezbollah? Non me lo aspetto. Da una democrazia invece sì. – ha proseguito – Quindi criticare Israele non vuol dire criticare il diritto all’esistenza dello Stato ebraico. Se io ho un vicino di casa che tutti i giorni mi spara, non è che per difendermi rado al suolo l’intero quartiere dove quello vive, perché così spero di beccare anche lui, perché quello si chiama eccesso di legittima difesa. È esattamente quello che sta facendo Israele per prendere alcuni ha ammazzato già 7000 persone, di cui 3000 bambini, e quindi deve rispondere di crimini di guerra.

Perché in tre settimane è riuscito a fare tante vittime civili quante la guerra in Ucraina scatenata da Putin non è riuscita a fare nel corso di diversi mesi. Quindi stiamo parlando di cose sotto gli occhi di tutti. Nessuno nega il diritto di Israele a esistere e a difendersi. Ma questo non c’entra niente con la difesa. Questo rende Israele indifendibile. Tra l’altro è incredibile come Netanyahu, che il 7 ottobre era il premier di un paese aggredito dai terroristi con cui tutto il mondo, salvo rarissime eccezioni solidarizzava, è riuscito in tre settimane a far passare Israele dalla parte della ragione, alla parte del torto, dal ruolo di Davide al ruolo di Golia”, ha concluso Travaglio.

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