Travaglio su Meloni un fiume in piena ad ‘Accordi&Disaccordi’

Marco Travaglio ospite ad ‘Accordi&Disaccordi’ nella puntata del 10 marzo commenta la conferenza stampa della leader Giorgia Meloni avvenuta a Cutro in occasione nel Naufragio avvenuto qualche settimana va e che è costato la vita a molti migranti.

Viene mostrato nel corso della trasmissione uno spezzone della conferenza stampa a Cutro. La leader chiede se si pensa davvero che le istituzioni abbiano volutamente aspettato prima di intervenire con i soccorsi.
Marco Travaglio a differenza di Giorgia Meloni ritiene che lo Stato non abbiamo fatto il possibile: “non è così e lo abbiamo dimostrato senza dover correggere nessun titolo almeno parlo per ‘il Fatto Quotidiano’ che ha rivelato i buchi nelle versioni ufficiali, costringendo Piantedosi a correggerle più volte”.
“La Meloni mi ha molto stupito Intanto, in quella conferenza stampa perché lei è una che studia e si prepara. Era totalmente impreparata non aveva la più pallida idea di ciò che stava dicendo. Evidentemente ha troppe cose da fare, ha dei pessimi collaboratori, ha un nuovo portavoce che si occupava di dare le pagelle ai giornalisti dicendo ‘tu non sei professionale’”.

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Chiarisce: “È vero che quando c’era Draghi non si usava fare le domande. Ma alla Meloni in conferenza mancavano proprio le basi. Bastava che il suo portavoce appena nominato, Secchi le facesse un piccolo promemoria cronologico di quello che è successo”.
Prosegue: “Nessuno ha mai scritto che Salvini,la Meloni o Piantedosi hanno voluto far naufragare quella nave, Io penso che le cose siano andate molto più semplicemente. Io penso che loro siano terrorizzati dalle statistiche sugli sbarchi che sono il doppio rispetto a quelli dell’anno scorso per l’effetto indotto della guerra delle sanzioni della speculazione”.

Il conduttore chiede al giornalista Marco Travaglio: “è vero che l’Europa si è svegliata e si è resa conto che di farsi carico di questa cosa che non si è mai fatta carico negli anni?”.
Travaglio risponde: “non mi pare proprio al di là delle parole lasciano il tempo che trovano. L’unica cosa che dovrebbe fare l’Europa se volesse prendersi in carico risolvere il problema dovrebbe radere al suolo i trattati di Dublino che scaricano sul paese di primo approdo il massimo del dovere di accoglienza. Quindi dato che il paese di prima approdo è di solito è la Grecia, l’Italia e in piccolissima parte la Spagna e la Francia. l’Europa dovrebbe occuparsi di una redistribuzione non volontaria, come avevano promesso a Conte. Bisognerebbe fare una cosa seria, ponderata, obbligatoria per tutti i paesi membri dell’Europa e chi non ci sta esce dall’Europa”.
“No io non credo affatto che l’Europa abbia preso coscienza perché non ci sono fatti ci sono parole. Ti pare che il problema lo risolvi dando 30 anni di galera agli scafisti?” conclude Travaglio.

Il video:

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