Trema la Meloni: Vola raccolta firme contro l’Autonomia differenziata. Ecco cosa succede

*M5S: VOLANO FIRME ONLINE CONTRO SPACCA-ITALIA*

In meno di due giorni, le firme online a sostegno del referendum contro l’Autonomia differenziata hanno quasi raggiunto quota 100 mila. Questo rappresenta un segnale fortissimo e un avvertimento chiaro alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli: l’Italia non si spacca.

Nonostante le richieste tardive e strumentali di una moratoria da parte degli alleati di Forza Italia, come Occhiuto e Tajani, Calderoli ha già annunciato che quattro regioni del Nord hanno richiesto l’avvio del negoziato per l’Autonomia su varie materie. Questa mossa pone Meloni in una situazione critica, rischiando di spaccare non solo l’Italia ma anche il governo stesso.

“I rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari Costituzionali – Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza – hanno dichiarato che al ritmo in cui stanno procedendo le firme, la presidente Meloni sta sicuramente sudando freddo. Ed è solo l’inizio,” si legge in una nota ufficiale.

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Il M5S sottolinea come l’opposizione all’Autonomia differenziata stia guadagnando rapidamente consensi, dimostrando la crescente preoccupazione tra i cittadini riguardo alla possibile frammentazione del paese. La questione dell’Autonomia differenziata continua a essere uno dei temi più divisivi e dibattuti nel panorama politico italiano, con implicazioni significative per il futuro assetto istituzionale e territoriale della nazione.

La raccolta firme online rappresenta un movimento di protesta potente, che potrebbe costringere il governo a rivedere la sua posizione sull’Autonomia differenziata. Se il trend delle firme continuerà a crescere a questo ritmo, sarà sempre più difficile per Meloni e il suo governo ignorare la voce crescente della popolazione.

LE PAROLE DI CONTE:  VIDEO

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