Tridico attacca il governo “Hanno tolto il reddito di cittadinanza al Sud dove…” – IL VIDEO

Pasquale Tridico è stato ospite alla Festa del Fatto Quotidiano che si è svolta alla Casa del Jazz di Roma lo scorso fine settimana. L’ex presidente dell’INPS è tornato sul tema del Reddito di Cittadinanza, puntando il dito contro il governo Meloni e la scelta di cancellare la misura di sostegno per gli occupabili: “Abbiamo tolto il Reddito prevalentemente al sud, dove non c’è domanda di lavoro, i nuovi posti vacanti non ci sono”.

“I percettori del Rdc sono stati 4 milioni di persone a cui si è aggiunto 1 milione di reddito di emergenza, poi sono scesi a 2 milioni e mezzo. Si tratta di uno strumento flessibile perché ci sono persone che sono uscite dal programma, c’è un turnover molto forte, lo dimostrano i dati. Ci fu un errore nella presentazione del programma, il reddito di cittadinanza è un reddito minimo, non solo contrasto alla povertà ma va anche ai lavoratori, come integrazione del reddito quando questo è troppo basso”. E ribadisce: “Ci fu uno sbaglio nel presentarlo come una politica attiva, ma è innanzitutto un reddito minimo, tutti devono avere una soglia per poter vivere”.

Da qui a gennaio, infatti, decadranno in tutto 600mila persone occupabili e a oggi non ci sono gli strumenti di politica attiva del lavoro e la piattaforma che dovrebbe sostituire il Reddito. Parliamo di persone che da un giorno all’altro rimangono senza sussidi. E mancano le opportunità di lavoro per i cosiddetti occupabili. Hanno ribaltato tutta la responsabilità sui Comuni e i servizi sociali, come se potessero salvare chi rimane senza aiuto in poco tempo. Invece dovrebbero prorogare gli strumenti esistenti. Non sono stati attivati percorsi di formazione. Il governo ha dimostrato la sua impreparazione. Cinismo e sciatteria.

Per Tridico il Reddito “Non è assolutamente assistenzialismo fine a sé stesso. È welfare universale necessario in mancanza di lavoro e presenza di povertà nei Paesi ricchi. Era uno strumento che in Italia mancava a differenza degli altri Stati dell’Unione Europea. In Italia lavorano solo 23 milioni di persone. In Francia ce ne sono oltre 30 milioni. Non si sono create le occasioni di lavoro. Non ci sono gli investimenti. Eventuali posti vacanti in settori avanzati non sono per i percettori del Rdc. Non possiamo lasciare indietro chi non ce la fa. Lo stesso papa Francesco ha chiesto solidarietà nei confronti dei cosiddetti “residui umani” prodotti dal capitalismo. Il problema è anche il ritardo del Sud. Mancano le infrastrutture e le opportunità di lavoro per i giovani. Perché al Sud ci sono più percettori? Si vuol far credere che ci siano fannulloni e furbetti. La verità è che c’è maggiore disoccupazione e povertà, oltre che mancanza di investimenti”.

E sulla nuova piattaforma Siisl del governo per gli occupabili dice: “La piattaforma è statica, una vetrina che non è alimentata direttamente dalle aziende con i posti di lavoro vacanti – dice Tridico all’Ansa – Non voglio criticare l’Inps, ma l’idea della piattaforma che io stesso avevo presentato a Draghi nel 2021 consentiva anche un ruolo diretto delle imprese che alimentano i flussi contributivi”. I corsi di formazione proposti, inoltre, sono “slegati dai reali fabbisogni occupazionali”. Serviva “passare dall’analisi che doveva essere realizzata dall’Anpal, dall’Inap, dall’Inps, dall’Istat e poi attivare i corsi considerati necessari”. Se poi non ci sono posti di lavoro, è tutto inutile.

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