Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha sollevato un’importante questione in Parlamento riguardo alle spese militari dell’Italia a favore dell’Ucraina. Durante un intervento alla Camera, Marco Pellegrini, capogruppo M5S in Commissione Difesa, ha chiesto maggiore trasparenza sulle cifre effettive e sulla natura degli aiuti militari forniti a Kiev.
L’impegno dell’Italia
Al vertice NATO, l’Italia si è impegnata a portare gli aiuti militari all’Ucraina a 1,7 miliardi di dollari entro il 2025. Questa cifra porterebbe la spesa complessiva per il supporto militare a Kiev dall’inizio del conflitto a oltre 5 miliardi di euro, pari al valore del nuovo pacchetto lavoro annunciato dal governo Meloni. Una cifra significativa che solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’adeguatezza della comunicazione al pubblico.
La richiesta di trasparenza
Pellegrini ha sottolineato la necessità di conoscere le cifre ufficiali sul costo complessivo degli invii di armi, facendo un bilancio dei contributi e dei rimborsi versati e ricevuti finora dall’European Peace Facility. Ha anche menzionato l’acquisto recente di cento nuovi missili antiaerei americani Stinger per 808 milioni di euro e quasi 900 missili anticarro Spike israeliani per altri 92 milioni di euro come esempi di spese che devono essere chiarite.
Le armi inviate
Un’altra preoccupazione espressa riguarda il contenuto degli invii di armi, con particolare riferimento alla possibilità che nel recente pacchetto siano inclusi missili da attacco a lunga gittata Storm Shadow, come vociferato. Pellegrini ha ricordato che due mesi fa, il 29 maggio, il ministro Crosetto aveva dichiarato di considerare la rimozione del segreto sulle informazioni riguardanti l’invio di armi all’Ucraina, un atto in linea con quanto avviene in molti altri Paesi NATO.
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La posizione del M5S
Il M5S chiede da dicembre 2022 che vengano rese pubbliche queste informazioni, sostenendo che il popolo italiano ha il diritto di sapere come vengono utilizzati i fondi pubblici. Pellegrini ha inoltre definito “uno schiaffo in faccia all’Italia” la mancata assegnazione del Rappresentante speciale NATO all’Italia, nonostante il governo Meloni abbia mostrato una forte adesione alle posizioni dell’alleanza.
La richiesta del Movimento 5 Stelle pone un importante tema di trasparenza e responsabilità sulle spese militari dell’Italia. È essenziale che il governo risponda chiaramente a queste domande per garantire che le decisioni prese siano nell’interesse del paese e che i cittadini siano informati adeguatamente.
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