Roma, 3 dicembre 2024 – Un video shock, inaspettato e di forte impatto simbolico. Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento 5 Stelle, è tornato a parlare ai suoi seguaci attraverso un videomessaggio pubblicato sui social. Stavolta, però, ha scelto un contesto e un’immagine provocatoria: alla guida di un carro funebre, Grillo ha lanciato un duro atto d’accusa contro Giuseppe Conte e la direzione presa dal Movimento negli ultimi anni.
La metafora funebre: “Il Movimento è morto”
Nel video, Grillo guida un carro funebre mentre in sottofondo risuona l’“Inno alla Gioia” di Beethoven, una scelta musicale che contrasta con la gravità del messaggio. “Il Movimento è morto, ma il suo humus no,” dichiara il comico genovese, sottolineando come i valori fondanti del M5S siano stati “traditi e disintegrati” durante la gestione di Giuseppe Conte, da lui soprannominato “il Mago di Oz”.
Grillo non usa mezzi termini, accusando Conte di non essersi mai confrontato con lui e di aver ignorato tutte le sue proposte. “Gli ho mandato una cinquantina di progetti, meravigliosi, ma non si è mai fatto trovare,” afferma con tono amaro. “La sua strategia è stata quella di non farsi più trovare da me e dai valori fondanti del Movimento.”
Un attacco diretto a Conte
Il messaggio di Grillo rappresenta un attacco diretto all’ex presidente del Consiglio, reo, secondo il garante, di aver trasformato il Movimento in un “partitino progressista” caratterizzato da “giochini da vecchia Democrazia Cristiana di 20 anni fa”. Grillo lamenta la scomparsa dei principi fondamentali su cui il Movimento era stato costruito insieme a Gianroberto Casaleggio, sottolineando che questi valori sono stati “traditi” negli ultimi tre anni di gestione.
“Questa votazione del 5 dicembre è stata organizzata per mandare via me e i principi dei due mandati,” accusa Grillo, riferendosi al prossimo appuntamento elettorale interno che deciderà il futuro della leadership del Movimento.
Un messaggio “delicato” ma carico di tensione
Annunciato come un “messaggio delicato”, il video di Grillo ha in realtà un tono drammatico e polemico. Da “custode e garante” dei valori del Movimento, Grillo si dice ottimista riguardo alle votazioni imminenti, ma non nasconde il suo scetticismo sul futuro del M5S sotto l’attuale leadership.
“Parlo da tutore dei valori sacri, valori traditi in questi tre anni,” ribadisce Grillo, esprimendo il suo disappunto per la direzione intrapresa dal Movimento. Il garante lamenta una gestione che avrebbe portato alla scomparsa dell’identità originaria del M5S, quella basata su trasparenza, partecipazione e integrità politica.
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Una frattura insanabile?
Il video di Grillo ha scosso le basi già fragili del Movimento 5 Stelle, alimentando ulteriormente il dibattito interno. Le accuse contro Conte arrivano in un momento cruciale per il M5S, a pochi giorni da una votazione che potrebbe segnare una svolta o sancire definitivamente la spaccatura tra la vecchia e la nuova guardia.
Se da un lato Grillo continua a rappresentare la voce critica e idealista del Movimento, dall’altro Giuseppe Conte ha cercato di trasformarlo in una forza politica più istituzionalizzata e progressista. Tuttavia, le tensioni tra queste due visioni opposte sembrano ormai difficili da ricomporre.
Conclusioni
La provocazione del carro funebre e le parole di Grillo lasciano trasparire un senso di frustrazione e disillusione per la piega presa dal Movimento 5 Stelle. Il videomessaggio non è solo una denuncia contro Conte, ma un monito ai membri del Movimento e agli elettori, un invito a riflettere su ciò che il M5S è stato e su cosa potrebbe diventare.
Con il voto del 5 dicembre alle porte, il destino del Movimento appare incerto. La domanda rimane: riuscirà il M5S a ritrovare le sue radici o sarà costretto a fare i conti con la visione critica e ingombrante del suo fondatore?
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