ULTIMA ORA: il duro intervento di Giuseppe Conte. Ecco cosa ha detto poco fa alla “Dichiarazione di Voto alla Camera dei Deputati”

Oggi alle 12.45 si è tenuta la Dichiarazione di voto alla Camera dei Deputati. Nel corso della quale è intervenuto Giuseppe Conte Leader del Movimento 5 Stelle.

Non poteva che iniziare il suo discorso menzionando l’arresto del boss Messina Denaro: “signor Presidente onorevoli colleghi questo Governo combinando insieme propositi preannunciati azioni già realizzate ci restituisce la visione di una giustizia che ci preoccupa perché ci appare fortemente distorta anche rispetto a fondamentali principi costituzionali a partire dalla affermazione dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e anche per quanto riguarda i principi della rispetto dell’imparzialità dell’Autonomia dei magistrati specie di fronte al potere politico la notizia di questi giorni è la cattura di Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza qualche esponente di maggioranza ha tentato maldestramente a dire il vero di accostare questa operazione ai colori di questo esecutivo rivendicando nel merito è evidente lo sanno tutti gli Italiani è un’operazione che non ha colore politico ci rende tutti orgogliosi va scritte al merito di solerti servitori dello Stato che per tantissimi anni magistrati forze dell’ordine i Ros hanno lavorato senza sosta per questo risultato se anzi vogliamo essere precisi dobbiamo riconoscere che è stata portata a termine non certo grazie alle politiche di questo governo che state perseguendo”.

Continua: “E sì perché questo governo appena insediato è iniziato a depotenziare alcuni fondamentali presidi di legalità e strumenti d’indagine contro mafia e corruzione e chi oggi quotidianamente si batte in prima linea contro le mafie che ha ottenuto questo successo rischia di ritrovarsi adesso con armi spuntate e scarponi da risuolare in pratica disarmato abbiamo anche ascoltato manifestazioni di giubilo su alcuni giornali da parte di coloro che dichiarano che ormai lo stato ha sconfitto la mafia per noi il faro resta il pensiero di Paolo Borsellino pensate oggi avrebbe compiuto 83 anni proprio oggi le sue parole l’impegno contro la mafia non può concedersi pause alcune Il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza eppure di pause addirittura arretramenti nella lotta mafia criminalità organizzata” conclude ricordando il compleanno di Paolo Borsellino.

“Come appena un mese fa signor Ministro le ha colpito non solo gli addetti ai lavori l’opinione pubblica con la famosa espressione un mafioso vero non parla né al telefono né al cellulare una dichiarazione mi permette del tutto improvvida per chi siede a quel di Castello che nevralgico per la lotta contro la mafia il procuratore capo di Palermo De Lucia si è affrettato a precisare Guardate che mestiere denaro sarebbe mai stato arrestato senza le intercettazioni ieri il procuratore nazionale antimafia Melillo a se subito anche lui affrettato a dichiarare che toglie le informazioni ivi compreso il Trojan sarebbe un danno ecco Queste preoccupate reazioni signor Ministro le ha suscitate lei con la sua improvvida crociata contro le intercettazioni da ultimo Lei ha provato a correggere il tiro le prendiamo atto precisando che le intercettazioni sono assolutamente indispensabili nella lotta alla mafia e al terrorismo però questa precisazione non configura mi permetta di dirlo di sottolinearlo un autentico ravvedimento peloso perché risulta una sorta di toppa peggiore della lacerazione che voleva rammendare dimostra una deficitaria comprensione anche nel suo intervento di replica una deficitaria comprensione del fenomeno mafioso oltre che dubbia consapevolezza politica e culturale”.

Nel corso della riunione menziona il modello organizzativo mafioso attuale: “Gli addetti ai lavori Io parlo degli addetti lavori quelli che noi poi esaltiamo no negli eventi come quelli che è accaduto adesso della cattura quelli che combattono la mafia da una vita ci spiegano che le infiltrazioni mafiose sono pervasive allineano in ampie reti corruttive anche Internazionali si avvalgono di coperture al mondo della finanza delle professioni degli affari della politica come ben sappiamo e anche delle istituzioni colluse i clan mafiosi non bussano alle porte della pubblica amministrazione esibendo biglietti da visita se la stagione della mafia stagista è lontana grazie a Dio più attuale che mai e la mafia degli affari pronta a impossessarsi e le ingenti risorse pubbliche a partire da quelle che con grande sforzo abbiamo portato in Italia del PNRR”.

“Alla presidente Meloni al ministro Nordio voglio ricordare che la mafia non si serve più delle bombe per inquinare l’economia legale ma di mazzette pressioni intimidatorie che sono diventate ormai il varco d’ingresso dei clan nelle nostre istituzioni per penetrare queste maglie di corruttela e connivenza diventa assolutamente fondamentale utilizzare tutti gli strumenti in particolare delle intercettazioni lei signor ministro oggi cerca di recuperare il terreno e ha parlato nel suo intervento allargato lo spettro anche ai reati che ha definito satelliti a quelli di mafia signor Ministro mi permetta lei è una posizione in cui non può cambiare idea ogni giorno le intercettazioni allora ce lo chiarisca oggi è il momento per chiarirlo le intercettazioni sono previste per tutti i reati dal nostro codice con bene superiore a cinque anni punto diciamolo a tutti non ci giriamo il corpo siamo d’accordo o no” precisa chiamando in causa la Premier Giorgia Meloni e il Ministro Nordio.

Attacca duramente l’attuale modello di giustizia: “il vostro modello di Giustizia si sta definendo nei suoi contorni nulla di nuovo perché a cultura giuridica nulla di nuovo però nulla di nobile perché è un modello antico una visione censitaria divide i cittadini in due categorie voi volete in serie A i signori no i privilegiati cittadini che godono di un regime di sostanziale impurità puntellato da prescrizione e benefici vari avete votato il la crociata del tuo Calendar Renzi sulla revisione della prescrizione in serie B invece è collocata la gente comune i cittadini a cui servate Il maglio duro e severo della Giustizia e soprattutto le vittime di reato che il rischio di rimanere senza giustizia ricordate 70 anni fa lei che è un corto giurista le parole di Calamandrei quando diceva quando legge la legge vuole per tutti si illude quando scopri che occorrono i soldi poi capisce che una beffa alla sua miseria fate attenzione perché le scelte in materia di giustizia che trasmettono rischia di trasmettere un messaggio d’impurità e hanno riflessi diretti sulla vita delle famiglie delle imprese d’interi territori si va dalla lotta alla mafia ma anche al senso d’insicurezza che i comuni cittadini ogni giorno che prendono metro mezzi di trasporto subiscono noi abbiamo già proposto un disegno di legge al Senato per intervenire non lasciare i reati anche che affliggono la nostra quotidianità e che credono allarmi sociali alla querela di parte la questione della sicurezza è una questione che sta a cuore anche a noi è una questione seria”.

Il Leader 5 Stelle conclude: “nella parte finale del suo intervento lei ha usato un’espressione pesante il Parlamento ha detto non può essere supino e acquiescente dei PM caro signor Ministro in questo Parlamento ci sono persone che possono avere una valutazione opinioni differenti e così è la ricchezza e la bellezza della nostra democrazia ma sono, siamo tutti teste pensanti e raziocinanti grazie le prossime volte che interverrai questo Parlamento la invito mi permetto a esprimersi in modo più consone Presidente contro le posizioni della mia forza per un minuto fuori tempo la legge è uguale per tutti presentati ha proceduto due minuti abbiamo controllato a chi lei deve chiudere 10 secondi sono espressioni di una profonda cultura le nostre posizioni che si avvale anche dell’esperienza maturata sul campo da persone che hanno combattuto per una vita intera ringrazio proprio rischio e pericolo di vita”.

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