L’ultimo sondaggio elettorale condotto dall’Istituto Ixè fotografa gli orientamenti politici di dicembre 2024, offrendo una panoramica interessante sul panorama politico italiano.
Fratelli d’Italia in calo, ma saldo in testa
Fratelli d’Italia (FdI), il partito guidato da Giorgia Meloni, mantiene la prima posizione con il 27,1% delle preferenze. Tuttavia, questo risultato segna un calo rispetto al 28,8% registrato nelle Elezioni Europee di giugno, perdendo così 1,7 punti percentuali. Inoltre, l’Istituto ha esplorato l’effetto della rimozione della fiamma dal simbolo del partito, evidenziando che questa modifica potrebbe costare a FdI circa il 2% dei consensi.
Il PD accorcia le distanze, Movimento 5 Stelle in recupero
Il Partito Democratico (PD), attualmente guidato da Elly Schlein, si conferma secondo con il 23,1%, anch’esso in calo rispetto al 24,1% delle Europee. Nonostante questa leggera flessione, il divario con FdI si riduce, segnalando un panorama politico sempre più competitivo. Parallelamente, il Movimento 5 Stelle (M5S), con il 12,1%, guadagna terreno, crescendo di circa 2 punti percentuali rispetto a giugno. Questo miglioramento potrebbe indicare un rinnovato interesse per le politiche promosse dal partito.
Centrodestra frammentato: FI e Lega sotto il 10%
Nel centrodestra, sia Forza Italia (FI) che la Lega si mantengono sotto la soglia psicologica del 10%. FI si attesta al 9,8%, mentre la Lega raggiunge il 9,4%, confermando una fase di difficoltà per entrambe le formazioni. Il dato evidenzia una frammentazione crescente all’interno dell’alleanza di centrodestra, che potrebbe incidere sulla capacità di raccogliere consensi futuri.
Sinistra e centro: stabilità e piccoli segnali di ripresa
Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) si conferma stabile al 6,8%, mentre le formazioni centriste come Azione, Italia Viva e Più Europa continuano a lottare per rilevanza politica, con percentuali rispettivamente al 2,4%, 2,2% e 2,3%. Questi dati indicano che le forze centriste, nonostante gli sforzi di consolidamento, faticano a conquistare consensi significativi.
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Indecisi e astensionismo: un dato cruciale
Un dato particolarmente significativo riguarda l’alto tasso di indecisi e astenuti, che si attesta al 43,7%. Questo segmento rappresenta quasi la metà dell’elettorato e sottolinea la necessità per i partiti di rafforzare le proprie strategie comunicative per convincere i cittadini a recarsi alle urne.
Analisi grafica
Il sondaggio è accompagnato da una rappresentazione visiva delle intenzioni di voto, che evidenzia come FdI detenga ancora la fetta più ampia di elettori (27,1%), seguito dal PD (23,1%) e dal M5S (12,1%). Le forze centriste e minori si dividono una quota residuale del panorama elettorale.
Conclusione
Questi dati mostrano un panorama politico in evoluzione, con il centrodestra che perde terreno e il centrosinistra che tenta di accorciare le distanze. Il futuro elettorale rimane incerto, specialmente alla luce dell’alto numero di indecisi e dell’aumento della frammentazione politica. Sarà cruciale osservare come i partiti si muoveranno nei prossimi mesi per consolidare i propri consensi.